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Zema si oppone al PEC del girone 6 X 1


Il governatore del Minas difende la libera negoziazione tra datori di lavoro e dipendenti, criticando l’attenzione all’orario di lavoro

Il governatore del Minas Gerais, Romeu Zema (Novo), si è espresso contro la PEC (Proposta di Emendamento alla Costituzione) che mira ad eliminare l’orario di lavoro 6 X 1. Lo ha affermato in un’intervista Radio Itatiaia durante la COP29 a Baku, in Azerbaigian, martedì (12 novembre 2024).

Sono sempre favorevole al tema della libera contrattazione tra azienda e lavoratore“, ha detto il governatore.“Se qualcuno venisse assunto per prendersi due giorni liberi a settimana, se così fosse stato concordato tra le parti, bene. Se si decidesse di decollare una volta alla settimana, ed entrambe le parti fossero d’accordo, bene”, ha affermato, aggiungendo che non si tratta del “legge che risolve l’orario di lavoro“.

Zema ha paragonato il rapporto di lavoro a un matrimonio.“Nessuno è costretto a sposarsi, a tollerare cose con cui non è d’accordo. E dovresti avere questi contratti, secondo me, caso per caso. In Brasile perdiamo tempo coinvolgendo il Congresso in cose che considero inutili. Abbiamo cose molto più importanti da fare, ovvero fare una riforma amministrativa affinché lo Stato costi meno e riduca le tasse”ha affermato.

La proposta di eliminare la scala 6 x 1 è diventato uno degli argomenti più discussi su X. Il testo, redatto dalla deputata federale Erika Hilton (Psol-SP), chiede la riduzione E carico di lavoro da 44 ore settimanali a 36 ore. Il dibattito aveva già acquisito slancio con l’elezione del consigliere di Rio de Janeiro (Rick Azevedo), ideatore del Movimento Life Beyond Work (VAT).

Nella proposta, il deputato spiega che la riduzione dell’orario di lavoro aumenterebbe il benessere dei dipendenti e aprirebbe nuovi posti di lavoro vacanti tra i giovani per coprire il tempo libero degli attuali dipendenti. “Tutti hanno bisogno di avere più tempo per la propria famiglia, per qualificarsi di fronte alla crescente domanda di maggiori qualifiche da parte dei datori di lavoro, per avere una vita migliore, con meno problemi di salute e incidenti sul lavoro – e più dignità”, dice.

Trattandosi di una PEC (Proposta di Emendamento alla Costituzione), il testo deve esserlo meno 171 firme dei deputati per iniziare l’elaborazione. Il progetto ha ottenuto il sostegno necessario questo mercoledì (13 novembre 2024). Una petizione che chiede la fine di questo tipo di viaggio ha già più di 2.750.000 firme.

Con le firme necessarie, il progetto sarà analizzato dalla CCJ (Commissione Costituzione, Giustizia e Cittadinanza). Se accettato dalla CCJ, il testo viene discusso in un’apposita commissione che può apportare modifiche alla PEC. Successivamente il testo passa alla votazione in Plenaria.





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