Yolanda Díaz cerca di riprendere l’iniziativa con un tour in difesa della riduzione dell’orario di lavoro | Spagna
Sumar tira fuori tutta la sua artiglieria per sostenere il progetto più importante del Labour quest’anno: la riduzione della giornata lavorativa a 37,5 ore. Dopo aver superato le resistenze dell’Economia, il partner di minoranza della coalizione, con Yolanda Díaz alla testa, prevede di visitare da qui a maggio sette comunità autonome per presentare la norma, difendere l’aumento del salario minimo e discutere dell’edilizia abitativa, una delle i problemi che mobilitano maggiormente i cittadini nelle strade a causa degli alti prezzi degli affitti. Il partito del vicepresidente prevede che la riduzione dell’orario di lavoro arrivi al Consiglio dei ministri nella prima metà di febbraio e spera che il tour accompagni l’elaborazione parlamentare del disegno di legge. Il percorso permette anche a Díaz di riprendere l’iniziativa in un momento di declino di Sumar nei sondaggi e di ridisegnare una leadership fondata sulla sua gestione nel Governo.
La campagna inizierà giovedì 30 gennaio a Gijón, appena tre giorni dopo il dibattito sulla riduzione dell’orario di lavoro nella commissione che fissa l’ordine del giorno del Consiglio dei ministri. Il vicepresidente sarà nelle Asturie con il responsabile dell’Edilizia, Ovidio Zapico (dell’IU), e delegati sindacali. Non sono state fissate né le date né i luoghi specifici dei prossimi incontri, ma il capo del Lavoro organizzerà eventi anche in Catalogna, Andalusia, Comunità Valenciana, Navarra, Galizia e Madrid. “Non si tratta di un processo di ascolto, si tratta più di stabilire un dialogo”, ha spiegato la segretaria dell’Organizzazione del Movimento Sumar, Lara Hernández, in una conversazione con i giornalisti, riconoscendo che con questo percorso si cerca di coinvolgere tutti i partiti del gruppo e generare un dialogo con la società sulle questioni che promuovono nel governo.
I territori scelti sono fondamentali per il lavoro attuale e per il futuro dello spazio, spiegano anche. La Catalogna è una comunità strategica per la presenza dei Comuni e, lì, la posizione del Foment del Treball è particolarmente rilevante. Partiti come Junts, abituati a mettere sotto scacco l’Esecutivo in questa legislatura, sono inizialmente restii al provvedimento e il loro voto è necessario per ottenere un sì dal Congresso. Inoltre, sia nelle Asturie che in Navarra ci sono partiti della coalizione Sumar al governo. E in Andalusia, con un’enorme implementazione dell’IU, le elezioni si terranno l’anno prossimo.
Díaz, che sarà il protagonista dei sette atti, sarà circondato anche dagli altri quattro ministri del gruppo. Tutti sono impegnati a difendere la riduzione dell’orario di lavoro e il partito ha voluto renderlo visibile venerdì scorso con un incontro in cui ha riunito le formazioni che compongono il progetto. In un contesto in cui l’approvazione dei bilanci quest’anno sembra sempre più difficile – il partito di Carles Puigdemont mantiene congelato il dialogo con il PSOE e Podemos minaccia di non sedersi ai negoziati – il partner del governo si aggrappa alle sue misure per poter affermare il proprio ruolo nell’Esecutivo e abbandonare così l’immagine di una certa paralisi legislativa.