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Waack: Nessun ambito della politica brasiliana sfugge a Trump


Per il Brasile, Trump è uno tsunami. Che ha raggiunto tutti i settori rilevanti della politica e dell’economia.

Nella politica commerciale, fino ad ora, le esportazioni brasiliane verso gli Stati Uniti sono state poco tassate. Continuerà così?

In geopolitica, Trump vede la Cina come il suo grande nemico, e il Brasile presiede il gruppo Brics, che è diventato un braccio della Cina. Com’è il nostro rapporto con Washington?

Trump ha abbracciato ed è stato abbracciato dai proprietari delle grandi tecnologie e dalla loro lotta per non essere tassati o regolamentati. Con il Brasile, soprattutto nel settore giudiziario, quando si parla di regolamentare le reti, com’è la situazione?

Trump ha ritirato gli Stati Uniti dall’Accordo di Parigi per combattere il cambiamento climatico, mentre il Brasile si prepara a ospitare la COP 30, che si occupa proprio di questo. Come si presenta oggi la politica ambientale brasiliana?

Ultimo ma non meno importante, Trump ha lanciato una campagna a favore della libertà di espressione. Legato o meno agli interessi delle big tech, è espressione della guerra culturale su scala planetaria in cui Trump assume la leadership delle cosiddette correnti politiche di destra.

Cosa pensa il governo di sinistra brasiliano di fronte ad un’opposizione emozionata e infiammata dalla vittoria di Trump negli Stati Uniti?

E si aspetta da lui un aiuto concreto per fare pressione sulla Corte Suprema nel caso dell’ex presidente Jair Bolsonaro?

Nessuna di queste domande ha attualmente una risposta chiara o definitiva.



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