Jair Bolsonaro sarà accusato, processato, eventualmente condannato e arrestato per un tentativo di colpo di stato?
O in preparazione a un colpo di stato che lo manterrebbe al potere dopo la sconfitta contro Lula nel 2022?
La risposta dipende da una forte denuncia del Procuratore Generale della Repubblica.
Oggi la Polizia Federale ha dichiarato di avere elementi sufficienti per sostenere questa accusa. Secondo il PF, è stato scoperto un piano per assassinare Lula, il vicepresidente e ministro della STF Alexandre de Moraes, con i responsabili già arrestati, tra cui alti ufficiali dell’esercito, tutti vicini a Bolsonaro.
Il materiale, diffuso dopo che Moraes ha tolto il segreto, suggerisce che le persone coinvolte hanno creato strutture, discusso metodi e azioni dettagliate per “decapitare” il biglietto vincente alle elezioni ed eliminare Moraes.
Ma in definitiva Bolsonaro è responsabile di tutto questo? Ha dato ordini, discusso il piano, guidato o diretto il gruppo di soldati disposti ad agire criminalmente?
Queste risposte saranno cruciali per la denuncia.
Finora l’ipotesi più plausibile di accusa contro Bolsonaro si basava sul “lavoro nel suo insieme”: una narrazione di episodi che indicherebbero il suo rifiuto di accettare la sconfitta.
Il problema era la coerenza di ogni parte di questa costruzione.
Con gli arresti e il materiale rivelato, gli accusatori di Bolsonaro ritengono che la denuncia abbia ormai basi solide.