Ha parlato in concomitanza con la visita a Kiev del Segretario di Stato americano Antony Blinken.
“Per quanto riguarda il piano di vittoria… dipende soprattutto dal sostegno degli Stati Uniti. E di altri partner”, ha dichiarato Zelensky in una conferenza stampa.
Le sue osservazioni arrivano a meno di due mesi dalle elezioni presidenziali statunitensi, che potrebbero rappresentare una sfida per l’Ucraina se Donald Trump dovesse tornare alla Casa Bianca.
D. I collaboratori di Trump hanno lasciato intendere che, in caso di vittoria, riorienterebbero gli aiuti forniti per costringere Kiev a fare concessioni territoriali alla Russia per porre fine alla guerra.
V. Zelensky ha dichiarato che presenterà un piano per porre fine alla guerra entro novembre. A suo dire, l’inaspettata incursione delle truppe ucraine nella regione russa di Kursk consentirà a Kiev di avviare eventuali negoziati da una posizione di forza.
A giugno l’Ucraina ha ospitato in Svizzera un vertice di pace a cui hanno partecipato leader e alti funzionari di oltre 90 Paesi, ma la Russia non è stata invitata.
In seguito, Zelensky ha dichiarato che Mosca dovrebbe partecipare al prossimo vertice.
Dopo l’attacco di Kursk, il Cremlino ha rifiutato la possibilità di negoziati e continua a chiedere all’Ucraina di cedere ampie zone del suo territorio in cambio di un cessate il fuoco.