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Volkswagen minaccia di licenziare 30.000 dipendenti. Il ministro tedesco chiede alla casa automobilistica di non chiudere gli impianti

Le principali case automobilistiche e i fornitori si stanno preparando per il vertice di lunedì.

Il Ministro dell’Economia tedesco Robert Habeck ha esortato il Gruppo Volkswagen a non chiudere gli stabilimenti. Tutti gli sforzi dovrebbero essere concentrati sul mantenimento degli impianti aperti, ha dichiarato Habeck durante una visita allo stabilimento Volkswagen di Emden, in Bassa Sassonia. La TASR riporta le informazioni sulla base di un rapporto della DPA.

Tagliare i costi non significa ignorare i dipendenti e mettere in pericolo i siti produttivi, ha aggiunto il ministro. Il Gruppo Volkswagen è alle prese con i costi elevati della sua omonima marca di punta. La casa automobilistica ha disdetto un accordo decennale che garantiva i posti di lavoro e non ha escluso la chiusura di stabilimenti in Germania. Il consiglio di fabbrica e il principale sindacato del Paese, l’IG Metall, si oppongono fermamente.

L’azienda non commenta le cifre

Secondo un articolo di Manager Magazin, Volkswagen potrebbe tagliare fino a 30.000 posti di lavoro in Germania nel medio termine. L’azienda non ha commentato questa notizia. Il Consiglio di fabbrica ha dichiarato che la cifra non ha alcun fondamento reale e l’ha definita un’assurdità.

Habeck ha inoltre annunciato venerdì la convocazione di un “summit automobilistico” per lunedì 23 settembre, a causa della crisi del settore. All’incontro parteciperanno i rappresentanti dell’Associazione tedesca dell’industria automobilistica (VDA), il sindacato IG Metall e i principali produttori e fornitori di automobili.

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Luca

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