Vogliono arrestare Bolsonaro ad ogni costo, dice Bia Kicis alla CNN
La deputata Bia Kicis (PL-DF), leader della minoranza alla Camera, ha dichiarato questo sabato (14), in un’intervista a CNNche non c’è nulla che provi che ci sia stato un tentativo di colpo di stato nel paese dopo le elezioni del 2022 e che si vuole arrestare ad ogni costo l’ex presidente Jair Bolsonaro (PL).
“Di quelle circa 800 pagine che hanno pubblicato come rapporto, ho visto alcuni estratti, alcune persone che lo hanno letto, avvocati che lo hanno letto molto, hanno detto che era tutto basato su fantasie. Non c’è nulla di concreto, e se davvero ci fosse una storia di un colpo di stato, questo sarebbe avvenuto quando il presidente Bolsonaro era il capo supremo delle Forze Armate”, ha detto Kicis riguardo al rapporto della Polizia Federale (PF).
“Non è successo, non era nemmeno in Brasile. Questa non è altro che un’allucinazione, narrazioni per giustificare cosa? Vogliono arrestare Bolsonaro, a tutti i costi. A ogni costo. Non importa violare la Costituzione, violare il giusto processo”, ha proseguito.
Il discorso avviene dopo l’arresto del generale Walter Braga Netto, ex ministro di Bolsonaro e candidato alla vicepresidenza alle elezioni del 2022. Per Kicis è sbagliato che il soldato venga processato dalla Corte Suprema Federale (STF).
“Un soldato, un generale a quattro stelle, non dovrebbe essere giudicato dalla STF, dovrebbe essere perseguito dal tribunale militare. Tutto ciò che accade mina il senso di giustizia, ogni conoscenza del giusto processo”, ha affermato il parlamentare.
Sempre secondo Kicis, sta diventando un atto comune “arrestare e poi chiedere ragioni”.
Braga Netto è stato arrestato nella sua residenza a Rio de Janeiro nell’ambito delle indagini sul tentato colpo di stato.
In una dichiarazione a favore della carcerazione preventiva, la Procura Generale (PGR) giustifica che la misura evita interferenze nelle indagini del caso.
Secondo la PGR sussistono prove sufficienti “della paternità e della materialità dei delitti efferati commessi dagli imputati”.
Il PF ha accertato che i militari hanno tentato di ottenere dati riservati dal patteggiamento del tenente colonnello Mauro Cid, ex aiutante di campo di Bolsonaro.
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