Secondo il premier ungherese, la politica europea è fallita perché ha abbandonato la tutela dei propri interessi e sta perseguendo quelli americani, anche a costo di autodistruggersi, visto che le sanzioni stanno distruggendo la competitività europea.
È necessario prepararsi al fatto che l’Ucraina non diventerà un membro dell’Unione Europea, ma nemmeno della NATO, perché non ci sono risorse finanziarie sufficienti per farlo. L’Ucraina tornerà al ruolo di Stato cuscinetto, ha dichiarato sabato il Primo Ministro ungherese Viktor Orbán in occasione della 33a Università estiva degli ungheresi a Baile Tushnad, in Romania.
Il primo ministro ha osservato che entrambe le parti hanno subito perdite brutali nella guerra tra Russia e Ucraina, eppure non sono disposte a trovare un accordo. Questo perché entrambe credono di poter vincere ed entrambi i Paesi sono motivati dalla propria verità.
“Gli ucraini sono per autodifesa e i russi pensano che ci sia stata una grave espansione dell’Alleanza Nord Atlantica nella regione, quindi questa è una guerra provocata. Se dipendesse da queste due parti, la guerra non inizierebbe”, ha detto Orbán, aggiungendo che è necessario un aiuto esterno per raggiungere la pace.
“La forza dell’Ucraina supera ogni aspettativa. Dal 1991, 11 milioni di persone hanno lasciato il Paese ed è stato governato da oligarchi, lo Stato non ha praticamente funzionato. Ma ora stanno mostrando una resistenza di successo, senza precedenti”, ha detto il primo ministro. A suo avviso, l’Ucraina ha scoperto un nuovo significato della sua esistenza e ora si vede come parte dell’Occidente invece del suo precedente status di Stato cuscinetto.