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Vecchio: Questo grazioso fiore dai fiori gialli può causare il coma negli animali

Questa bella pianta con i suoi caratteristici fiori gialli si trova in natura in molti prati, ma si può trovare anche in giardino. Si chiama trifoglio degli uccellini. Nonostante la sua bellezza, è un killer dall’aspetto innocente.

A causa del clima caldo e secco, negli ultimi anni il cardo selvatico è stato trovato in quantità senza precedenti nella nostra zona. Cresce nei prati, nei pascoli, nei fossi stradali, ma anche in molti parchi cittadini e giardini privati.

Sebbene sia molto bella da vedere, nasconde grandi pericoli. A causa del suo contenuto velenoso, rappresenta un rischio significativo sui pascoli, soprattutto per i cavalli, ma anche per bovini, pecore e capre. Tuttavia, può causare problemi anche all’uomo. Quali sono i pericoli dello storno e come possiamo proteggerci dai suoi effetti nocivi?

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Fonte.

Jacobaea vulgaris (Jacobaea vulgaris)

Si tratta di una pianta della famiglia delle stelle che forse conoscete con il suo nome comune, dito insanguinato. Una caratteristica tipica di questa famiglia è l’infiorescenza chiamata carpello, come quella della margherita.

Nel primo anno di crescita, lo storno produce una rosetta di foglie al suolo; nel secondo anno cresce fino a un’altezza di 30-100 cm e produce fiori gialli da luglio a settembre circa. Dopo la fioritura, la pianta si diffonde in modo esplosivo attraverso i semi, che germogliano nuovamente la primavera successiva.

Un pericolo silenzioso in agguato sullo sfondo

Nonostante sia una pianta piuttosto bella, il cardo mariano è purtroppo anche altamente tossico. Contiene infatti pericolosi alcaloidi pirrolizidinici, come la pachicarpina, molto dannosi per il fegato. In alcune specie distrugge anche il tessuto polmonare e i reni. Le piante giovani e i fiori gialli sono i più velenosi.

Tossicità per gli animali

I cavalli sono gli animali più a rischio, in quanto possono soffrire di gravi problemi di salute quando consumano anche piccole quantità di amido. In genere si tratta di problemi epatici, infiammazioni, disturbi nervosi e, in casi estremi, di morte.

Le sostanze velenose contenute nell’amido si accumulano nell’organismo, quindi anche piccole dosi consumate per un lungo periodo di tempo possono causare gravi problemi di salute. Anche i bovini, le pecore e le capre sono tra i soggetti a rischio.

Rischi per l’uomo

Il vecchio presenta alcuni rischi anche per l’uomo. La pianta può causare varie reazioni allergiche, vomito, diarrea, dolori addominali e può anche danneggiare il fegato in modo spiacevole. Pertanto, quando la si smaltisce, bisogna sempre indossare guanti protettivi per evitare il contatto diretto.

Estrarre la vecchia pianta, comprese le radici intere, per evitare che ricresca. Non è consigliabile tagliare le piante perché ricresceranno. Dopo l’estirpazione, è meglio bruciare o compostare lo storno.

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Fonti: www.fajntip.cz,www.plzensky.denik.cz, www.nkz.cz

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