Uomo in Russia condannato a 13 anni di carcere per aver fornito aiuti finanziari all’esercito ucraino
Ha donato 50 euro all’esercito ucraino ed è stato arrestato mentre cercava di lasciare la Russia.
Venerdì un tribunale russo ha condannato un uomo a 13 anni di carcere per presunto tradimento dopo aver donato 50 euro all’esercito ucraino. Lo riferisce TASR, in base a un rapporto dell’AFP. Il tribunale di Mosca ha dichiarato che il 34enne Aleksandr Kraychik “ha fornito assistenza finanziaria a uno Stato straniero (per sostenere) attività contro la sicurezza della Federazione Russa”, commettendo così tradimento.
I media statali russi e i gruppi per i diritti hanno dichiarato che due giorni dopo l’inizio dell’invasione russa della vicina Ucraina, Krajchik ha inviato 50 euro a un fondo con sede in Germania che raccoglie fondi per sostenere l’esercito ucraino.
È stato arrestato mentre cercava di lasciare la Russia per la Turchia.
È stato arrestato nel 2023 mentre cercava di lasciare la Russia per la Turchia, giorni dopo che il Servizio di sicurezza federale (FSB) aveva confiscato il suo telefono cellulare durante una perquisizione sul posto di lavoro, ha riferito il gruppo per i diritti umani Memorial Rights.
L’uomo è stato condannato il 1° novembre, ma il tribunale ha annunciato il verdetto solo venerdì, come riporta l’AFP. Secondo il tribunale, Krajcik è stato “motivato da intolleranza politica e ideologica”.
Una cittadina russo-americana, la ballerina Xenia Karelinova, è stata accusata di tradimento in un caso simile ad agosto e condannata a 12 anni di carcere da un tribunale di Ekaterinburg. All’inizio del conflitto russo-ucraino, la Karelin aveva donato 46 euro a un ente di beneficenza filo-ucraino.
Dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina nel febbraio 2022, la Russia sta indagando su decine di casi di “tradimento” contro individui che presumibilmente sostengono l’Ucraina. Le accuse vanno dall’incendio doloso o sabotaggio di strutture militari e infrastrutturali russe alla fornitura di informazioni su installazioni militari russe o all’invio di fondi a gruppi pro-Kiev, riporta l’AFP.