Uomo britannico condannato a 3 anni di carcere per aver preso a pugni un agente di polizia durante le manifestazioni anti-musulmane
Secondo Sky News, diverse centinaia di persone sono state arrestate e diversi agenti di polizia sono rimasti feriti durante gli scontri.
Mercoledì un tribunale di Liverpool ha condannato un cittadino britannico a tre anni di carcere per le violenze subite durante le manifestazioni anti-musulmane della scorsa settimana. Le manifestazioni sono state scatenate dall’uccisione di tre ragazze a Southport, nel nord-ovest dell’Inghilterra, e dalla successiva diffusione di informazioni errate sull’aggressore. Lo riferisce la TASR, secondo quanto riportato dalla Reuters.
Si tratta di uno dei primi verdetti di un’ondata di violenza che si è diffusa in tutto il Regno Unito. Il condannato Derek Drummond, 59 anni, ha preso a pugni un agente di polizia durante le proteste. “Il dolore genuino e collettivo della gente di Southport è stato di fatto dirottato da questo comportamento insensibile”, ha dichiarato il giudice Andrew Menary.
Un altro uomo, Declan Geiran, 29 anni, dovrà scontare 30 mesi dietro le sbarre per i disordini violenti e l’incendio doloso del 3 agosto nel centro di Liverpool. Liam Riley è stato condannato a 20 mesi di carcere per disordini violenti e reati di ordine pubblico a sfondo razziale.
Rivolta violenta
La scorsa settimana sono scoppiati disordini in Inghilterra dopo che lunedì (29 luglio) tre ragazze sono state accoltellate mortalmente a Southport. Il presunto aggressore, un giovane di 17 anni, è stato oggetto di molte informazioni errate sui social media circa le sue origini e la sua religione, ravvivando gli atteggiamenti di tensione di una parte dell’opinione pubblica maggioritaria nei confronti degli stranieri.
Secondo Sky News, diverse centinaia di persone sono state arrestate e diversi agenti di polizia sono rimasti feriti. Il Primo Ministro Keir Starmer ha cercato di rassicurare i cittadini sull’azione della polizia e del governo contro la violenza. Dopo la riunione di gabinetto, ha dichiarato che “il 99,9% delle persone in tutto il Paese vuole che le strade siano sicure e che le loro comunità si sentano sicure, e noi prenderemo tutte le misure necessarie per porre fine ai disordini”. Lunedì il primo ministro britannico ha dichiarato che la sua priorità assoluta è quella di porre fine ai disordini.
Martedì Sky News ha riferito che il primo gruppo di persone coinvolte negli scontri più violenti degli ultimi dieci anni in Gran Bretagna è già comparso in tribunale. Tra loro c’è anche un ragazzo di 14 anni.