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Una nave italiana ha portato i migranti in Albania nonostante la sentenza del tribunale

A ottobre un tribunale ha stabilito che il primo gruppo di migranti dovesse essere inviato dai centri albanesi all’Italia.

Una nave della Marina Militare italiana ha portato un secondo gruppo di otto richiedenti asilo, composto da sei egiziani e due bangladesi, nel porto albanese di Shëngjin venerdì, ha dichiarato il Ministero degli Interni italiano. Questo nonostante una sentenza di ottobre di un tribunale di Roma che aveva ordinato al primo gruppo di migranti provenienti da questi Paesi di essere inviati dai centri albanesi all’Italia, ha riferito la TASR, secondo quanto riportato da AFP e AP.

Da Lampedusa

I migranti sono stati portati in Albania dalla Libra, la stessa nave del primo gruppo. Secondo l’AP, la nave è salpata mercoledì dall’isola italiana di Lampedusa. I migranti si recheranno ora in un centro di accoglienza dove verranno valutate le loro richieste di asilo.

A fine ottobre un tribunale di Roma ha disapprovato la detenzione di 12 migranti portati in Albania da una nave italiana, il primo gruppo di migranti ad essere detenuto in base al controverso accordo tra Roma e Tirana. In base a tale accordo, i migranti provenienti da Paesi sicuri potevano essere inviati nei centri per migranti in Albania. Tuttavia, questo includeva Egitto e Bangladesh, che non sono considerati tali dalla Corte di giustizia dell’Unione europea. In base a questo verdetto, il Tribunale di Roma ha quindi permesso ai migranti di tornare in Italia.

Tuttavia, il governo italiano ha definito la decisione del tribunale di parte e ha successivamente adottato un decreto che stabilisce una nuova lista di cosiddetti Paesi sicuri, con la riserva di poterla aggiornare in seguito. Il governo ha poi incluso un totale di 19 Paesi presumibilmente sicuri nella prima lista, tra cui Egitto e Bangladesh.

Rischio di ulteriori strattoni legali

Nel frattempo, il tribunale di Bologna ha chiesto alla Corte di giustizia europea di rivedere il decreto, che potrebbe causare un ulteriore braccio di ferro legale e il possibile rimpatrio dei migranti. Il primo ministro italiano di destra Giorgia Meloni accusa la magistratura locale di interferire negli affari politici del Paese.

Il controverso accordo sull’immigrazione che l’Italia ha stretto con l’Albania l’anno scorso riguarda i migranti maschi adulti intercettati dalle navi della marina italiana o della guardia costiera in acque internazionali. Le loro richieste di asilo saranno valutate in due centri albanesi gestiti dall’Italia e in conformità con le regole del Paese.

I migranti le cui domande saranno giudicate positivamente saranno poi rimpatriati in Italia, mentre i richiedenti asilo respinti rischieranno la deportazione nel loro Paese d’origine. Con l’accordo con Tirana, l’Italia è diventata il primo Stato membro dell’UE a trattare le domande di asilo al di fuori dell’Unione.

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Luca

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