La giovane Juliana Leite Rangel, 26 anni, colpita alla testa durante un’azione della Polizia Stradale Federale (PRF) la vigilia di Natale a Baixada Fluminense, ha mostrato un miglioramento delle sue condizioni cliniche e ora respira senza l’ausilio di apparecchiature, secondo quanto riferito l’ultimo referto medico diffuso dall’Ospedale Municipalizzato Adão Pereira Nunes, a Duque de Caxias (RJ).
Secondo l’unità, la giovane continua a trovarsi in buone condizioni generali, mantenendo ogni giorno un progressivo miglioramento clinico.
In un comunicato, la città di Duque de Caxias ha riferito che Juliana “ha già iniziato a respirare spontaneamente, essendo stata rimossa dal supporto di ventilazione meccanica, tornando solo alla fisioterapia respiratoria per alcuni periodi”.
Secondo il referto medico, giovedì scorso la giovane donna ha avuto la sospensione totale della sedazione (2).
“Da allora, le sue condizioni neurologiche sono migliorate, mostrando un’apertura spontanea degli occhi, una buona interazione con l’ambiente e le persone, apparendo lucida, obbedendo ai comandi, mobilizzando tutti e quattro gli arti e mostrando una sensibilità preservata”, si legge in un altro estratto del documento.
Secondo le informazioni, Juliana “sta migliorando il suo livello di coscienza, senza nuovi deficit, con risveglio spontaneo e interazione con l’ambiente”.
Il processo di svezzamento dalla ventilazione meccanica proseguirà in base alla tolleranza del paziente. Juliana resta ricoverata in terapia intensiva, monitorata dal servizio di neurochirurgia insieme a un team multidisciplinare.
Ricorda il caso
Juliana era in macchina con la sua famiglia diretta a Niterói per la cena di Natale, quando è stata colpita dagli agenti della PRF durante un avvicinamento. Anche suo padre è stato ucciso.
Il giorno di Natale il Ministero pubblico federale (MPF) ha avviato un procedimento investigativo penale per indagare sulla condotta degli agenti della PRF.
La PRF ha riferito che gli agenti – due uomini e una donna – coinvolti nel caso sono stati preventivamente allontanati dalle attività operative.