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Una corte d’appello ratifica la condanna a sei anni di reclusione di Cristina Kirchner per corruzione



Cristina Kirchner perde una nuova battaglia in tribunale. La Corte penale di cassazione argentina, corte d’appello di seconda istanza, ha ratificato mercoledì una condanna a sei anni di carcere e squalifica perpetua per corruzione contro l’ex presidente. Kirchner farà appello contro la sentenza alla Corte Suprema, l’ultima istanza in cui potrà chiedere la sua assoluzione. La Corte non ha scadenze e la sua decisione può richiedere anni. Nel frattempo Kirchner rimarrà libero e attivo in politica. Il 17 novembre assumerà la presidenza del Partito Justicialista, forma giuridica del peronismo, con l’intento di “organizzare” la principale forza di opposizione al governo di Javier Milei e lottare per le elezioni legislative del 2025.

Un tribunale federale ha condannato Kirchner nel dicembre 2022 nel cosiddetto “caso strade”. Secondo la sentenza, durante il suo governo l’ex presidente avrebbe mantenuto “legami promiscui e corrotti” con l’imprenditore responsabile dei lavori pubblici di Santa Cruz, la provincia della Patagonia che è la culla del suo movimento politico. I giudici la considerarono a capo di un’organizzazione creata dallo Stato destinata a favorire Lázaro Báez con contratti da cinquanta milioni di dollari. L’uomo d’affari, a sua volta, ha ripagato “i benefici ottenuti indebitamente” attraverso affari fasulli con “le aziende della famiglia dell’ex presidente”.

Il computo giudiziario dell’appropriazione indebita ammonta a 84,8 miliardi di pesos, circa 84 milioni di dollari al cambio attuale. Baéz rimase con nove gare d’appalto su dieci a Santa Cruz, metà delle quali lasciò incompiute nonostante le avesse pagate. Per i giudici, i rapporti d’affari tra Kirchner e l’imprenditore erano così stabili che “sono durati praticamente tre mandati presidenziali”, se si considera il governo di suo marito, Néstor Kirchner, iniziato nel 2003.

Nell’elenco delle attività miste i giudici hanno incluso la vendita di beni immobili, trust edilizi, permute e prestiti in denaro. Tali attività, avvertono i giudici, sono cresciute «parallelamente e in concomitanza con l’aggiudicazione dei lavori appaltati ed eseguiti a danno della Direzione nazionale delle autostrade».

Cristina Kirchner ha impugnato la sentenza in primo grado, senza successo. Mercoledì non era presente alla lettura della sentenza, tenutasi nel tribunale federale di Comodoro Py, nel centro della città di Buenos Aires. Ha preferito partecipare a un incontro di donne nel quartiere Moreno, alla periferia della capitale, governato dalla sua forza politica. Il giorno prima l’ex presidente aveva dato per scontato che la Corte di Cassazione avrebbe respinto la sua richiesta di assoluzione. Kirchner si considera una vittima di leggecioè l’uso politico dei tribunali per perseguitare gli oppositori. “Mi è molto chiaro il motivo per cui mi stanno perseguitando. Nel peronismo ci siamo abituati. Questo, lungi dall’intimidirci o farci arretrare, ci rende più forti”, ha avvertito martedì durante un incontro con i membri del sindacato. Successivamente ha pubblicato sui suoi social un documento in cui denunciava che “il vero obiettivo” dei giudici è la loro “interdizione dai pubblici uffici a tempo indeterminato”. “In altre parole: divieto puro e semplice a vita”, ha detto.

L’ex presidente si era già esclusa da ogni tipo di candidatura due anni fa. Ora, la ratifica della sentenza la vede riorganizzare il peronismo dall’interno. La sfida immediata è disciplinare i deputati e i senatori del suo partito che hanno rinunciato al voto a favore del presidente Javier Milei al Congresso. Il suo piano si scontra con i governatori peronisti, che non condividono lo stile top-down che Kirchner intende imprimere al processo. Martedì, il senatore José Mayans, dell’ambiente più vicino all’ex presidente, ha annunciato l’inizio “del percorso per recuperare il governo nazionale”. L’obiettivo, per ora, è più modesto: evitare che Milei aggiunga deputati alle elezioni del 2025 e si trovi in ​​minoranza.

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Luca

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