Un uomo della RPDC ha cercato di rimpatriare un autobus rubato
L’autobus del disertore si è schiantato contro le barricate su un ponte vicino al confine militarizzato.
Un disertore della Repubblica Democratica Popolare di Corea è stato arrestato martedì in Corea del Sud dopo essersi schiantato con un autobus rubato contro le barricate su un ponte vicino al confine militarizzato, in un apparente tentativo di tornare in patria. Lo riferisce la TASR secondo un rapporto della Reuters che cita l’agenzia di stampa sudcoreana Jonhap.
L’incidente è avvenuto all’1.30 ora locale di martedì notte sul ponte di Tongil nella città di Paju, che si trova a nord-ovest della capitale Seul. L’uomo ha ignorato gli avvertimenti dei soldati di guardia al ponte e ha tentato di attraversarlo. Prima aveva rubato un autobus da un garage della città, ha riferito Jonhap, citando la polizia locale.
L’uomo detenuto è fuggito dalla Corea del Nord più di dieci anni fa e ha detto alla polizia di aver cercato di tornarvi perché aveva problemi a stabilirsi in Corea del Sud. Non era sotto l’effetto di alcol o droghe al momento dell’incidente.
È molto insolito che i nordcoreani che sono riusciti a fuggire dalla loro patria cerchino di tornare, anche se molti hanno difficoltà ad adattarsi alla vita nella Corea del Sud democratica e capitalista, osserva la Reuters.
A giugno di quest’anno, circa 34.200 nordcoreani vivevano in Corea del Sud, dopo aver raggiunto il Paese attraverso un percorso spesso pericoloso, che di solito passa per la Cina, nel tentativo di sfuggire alla povertà e all’oppressione in patria, secondo i dati del Ministero dell’Unificazione della Corea del Sud. Il ministero, che fornisce supporto ai disertori del Nord, ha dichiarato nel 2022 che dal 2012 è stato confermato il ritorno nella RPDC di 12 disertori. Ma gli attivisti sostengono che i casi non registrati potrebbero essere molti di più.
