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Un ufficiale dell’esercito avverte gli Stati Uniti dei rischi di un accordo militare segreto con Taiwan

La Cina considera Taiwan la sua linea rossa nelle relazioni con gli Stati Uniti.

L’alto funzionario militare Zhang Youxia ha avvertito giovedì gli Stati Uniti che Washington deve fermare la “collusione militare” con l’isola di Taiwan. Lo riferisce la TASR, secondo quanto riportato dall’AFP. Zhang Youxia ha fatto queste osservazioni durante i colloqui con il consigliere per la sicurezza nazionale del Presidente degli Stati Uniti Joe Biden, Jake Sullivan.

La Cina esige che gli Stati Uniti smettano di colludere militarmente con Taiwan, smettano di armare Taiwan e smettano di diffondere false narrazioni relative a Taiwan”, ha dichiarato Zhang Youxia a Sullivan presso la sede della Commissione militare centrale di Pechino.

Ha descritto lo status di isola autonoma come “la prima linea rossa che non può essere oltrepassata nelle relazioni tra Cina e Stati Uniti”.

Il consigliere presidenziale statunitense arriva a Pechino

Sullivan è arrivato a Pechino martedì come primo consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti dal 2016. Ha avuto colloqui con altri alti funzionari oltre che con il Ministro degli Esteri della Repubblica Popolare Cinese Wang Im. La visita è avvenuta in un momento in cui la Cina è coinvolta in dispute con il Giappone e le Filippine, alleati degli Stati Uniti.

Il nome ufficiale di Taiwan è Repubblica di Cina e, come la Repubblica Popolare Cinese sul continente, le due entità statali sono considerate l’unico rappresentante della Cina. Le due entità statali si sono separate durante la guerra civile, vinta dai comunisti sulla terraferma nel 1949. Il Kuomintang sconfitto si rifugiò a Taiwan, che rimase l’unico rappresentante della Cina presso le Nazioni Unite, compreso un seggio permanente nel Consiglio di Sicurezza dell’ONU. Solo nel 1971 l’Assemblea Generale dell’ONU votò la Risoluzione 2758, che rendeva Pechino l’unico rappresentante della Cina presso le Nazioni Unite.

La maggior parte dei Paesi ha quindi trasferito la propria rappresentanza diplomatica ufficiale nella RPC e ha interrotto i legami con Taiwan. Pechino considera l’isola come la 23esima provincia cinese e parte del suo territorio. Vuole ottenere la sua unificazione militarmente, se necessario.

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