Un terzo dei ricoverati in ospedale per consumo di alcol in Brasile sono anziani, afferma la ricerca
In Brasile, un ricovero ospedaliero su tre attribuibile al consumo di alcol si è verificato in persone di età superiore ai 55 anni, nel corso del 2023, secondo una ricerca condotta dal Centro di informazione sulla salute e l’alcol (Cisa).
Lo studio è stato effettuato sulla base delle informazioni del Ministero della Salute e dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).
Gli altri gruppi di età hanno mantenuto tassi stabili di consumo di alcol nell’ultimo decennio. Tuttavia, i consumatori di età superiore ai 55 anni hanno mostrato un aumento dal 22% al 35% del numero totale di ricoveri attribuiti all’alcol che hanno portato alla morte negli ultimi 10 anni.
In confronto, la popolazione di età compresa tra 18 e 34 anni ha dimostrato un calo dal 17,1% dei ricoveri legati all’alcol che hanno portato alla morte nel 2010, all’11,8% nel 2023.
La pandemia è stata l’evento di maggior impatto in termini di decessi complessivi negli ultimi decenni. IL
Le morti per tutte le cause sono aumentate tra il 2010 e il 2019, con un forte picco nel 2021, a causa della pandemia di Covid-19.
La ricerca ha inoltre dimostrato che, nel 2019, il tasso di decessi attribuiti all’alcol è diminuito.
Il trend è stato però interrotto dalla pandemia. Dal 2020 in poi i decessi aumenteranno fino al 2022.
Gli anni della pandemia hanno registrato i più alti tassi di morte per alcolismo e malattie epatiche alcoliche, che sono le principali cause di morte interamente attribuibili all’alcol.
In Brasile non esiste una dose standard ufficiale di consumo di alcol. Il Cisa adotta quindi la definizione del National Institute on Alcohol Abuse and Alcoholism (NIAAA), la stessa utilizzata negli Stati Uniti.
Secondo questa definizione, 1 dose di bevanda equivale a 14 g di alcol puro, che corrispondono a 355 ml di birra (5% di alcol), 150 ml di vino (12% di alcol) o 45 ml di distillato (vodka). , whisky, cachaça, gin, tequila, con 40% di alcol).
*Sotto la supervisione di Bruno Laforé