Un presunto agente straniero francese confessa in un tribunale russo
Lo scienziato francese rischia una pena più lieve.
Lo scienziato francese Laurent Vinatier, accusato in Russia di aver violato le leggi sugli “agenti stranieri” del Paese, si è dichiarato colpevole lunedì in un tribunale di Mosca. Secondo quanto riportato da TASR, che cita un rapporto della Reuters che cita i media statali russi, lo scienziato rischia quindi una pena più lieve.
L’agenzia di stampa statale RIA Novosti ha riferito che il tribunale distrettuale di Mosca, dove si tiene il processo di Vinatyer, ha accettato di giudicare il suo caso in base a un regime speciale che garantisce una pena più lieve. Questa non dovrebbe superare i due terzi della pena detentiva massima di cinque anni prevista per il reato, il che significherebbe che Vinatier potrebbe ricevere una pena massima di oltre tre anni.
Vinatier, 48 anni, è stato arrestato a giugno dal Servizio di Sicurezza Federale (FSB) con l’accusa di non aver rispettato l’obbligo di registrarsi come “agente straniero” in Russia, in quanto avrebbe raccolto informazioni militari che potrebbero servire ai servizi segreti stranieri.
La Francia afferma che Vinatier è stato “detenuto arbitrariamente” in Russia e ha chiesto il suo immediato rilascio.