Un gruppo separatista tuareg afferma di aver liberato lo spagnolo rapito nel Sahara | Spagna
Il Fronte di Liberazione Azawad (FLA), milizia separatista tuareg che opera nel nord del Mali, ha annunciato il rilascio del cittadino spagnolo sequestrato il 15 nel sud dell’Algeria e trasferito dai suoi sequestratori nel Paese. La Farnesina, che giovedì scorso si era limitata a precisare, citando “diverse fonti attendibili”, che “un cittadino spagnolo è attualmente trattenuto contro la sua volontà in Nord Africa”, non ha ancora confermato la liberazione, mentre altre fonti governative sono cauti a questo riguardo.
Finora l’identità del rapito non è stata rivelata e si sapeva solo che l’ostaggio era uno spagnolo di età superiore ai 60 anni. Tuttavia, il portavoce del gruppo separatista tuareg, Mohamed Elmaouloud Ramadane, lo ha identificato attraverso il social network Facebook come Navarro Giane Gilbert, che coincide con il nome utilizzato dagli ambienti locali. “L’ex ostaggio spagnolo M. Navarro Giane Gilbert è stato rilasciato dalla FL. È in buona salute Maggiori dettagli in un comunicato”, dice. Lo spagnolo si trova nella regione di Azawad, nel nord del Mali, e si prevede che nelle prossime ore verrà consegnato alle autorità algerine.
Sabato scorso la FLA ha rilasciato una dichiarazione in cui condannava il rapimento di stranieri perché “offuscava l’immagine pacifica” della regione. Dalle prime indagini risultava che la cattura del cittadino spagnolo era stata opera dell’EIGS (Stato Islamico del Grande Sahara), la filiale locale dell’Isis. Al confine tra Mali e Algeria operano anche reti criminali che trafficano e rapiscono occidentali per venderli al miglior offerente. La FLA attribuisce alle sue forze la liberazione del cittadino spagnolo, quindi la notizia, anche senza conferma, ha interesse propagandistico.
Il rapimento dello spagnolo è il secondo di un occidentale nella zona. Il 12, il Ministero federale austriaco degli Affari europei e internazionali ha annunciato che una cittadina di quel Paese, Eva Gretzmatcher, era stata rapita nella regione di Agadez (Niger), vicino alla frontiera algerina.
In Algeria operano diversi gruppi jihadisti, come il JNIM (Islam and Muslim Support Group), legato ad Al Qaeda, e l’EIGS (Stato islamico del Grande Sahara). Mentre il primo sembra aver abbandonato il rapimento degli occidentali, il secondo, a cui viene attribuita la cattura dello spagnolo, l’ha adottato come strategia ed è attivo soprattutto nelle regioni di Tahoua e Agadez, nel vicino Niger. Lo scorso ottobre un cittadino svizzero è stato assassinato sulla terrazza di un bar in una località turistica nel sud dell’Algeria.