Alegría: “Non capisco che la destra sia così sconvolta quando si tratta di riconoscere la storia del nostro Paese”
La portavoce del ministro, Pilar Alegría, ha criticato l’atteggiamento del PP e di Vox rispetto agli eventi per il 50° anniversario della morte di Franco, che si apriranno questo mercoledì, nell’auditorium del Museo Reina Sofía di Madrid, e che daranno il via a un centinaio di eventi nel corso del 2025, all’insegna del motto 50 anni di libertà. Il PP ha rifiutato di partecipare ai bandi prima ancora di conoscerli nei dettagli; e Vox parla di “necrofilia assurda”. “Onestamente non capisco bene che, soprattutto a destra in questo Paese, tutto prude quando si tratta di riconoscere e conoscere la storia del nostro Paese. Non so quale sia il problema nel chiamare le cose con il loro nome e che nel nostro Paese 50 anni dopo possiamo parlare e riconoscere quello che è successo in Spagna”, ha detto a RNE.
Alegría ha sottolineato che questi eventi accadono normalmente in paesi come il Portogallo o la Germania, che celebrano l’arrivo della democrazia e della libertà. “Quello che si commemora sono i 50 anni di libertà, il recupero dei diritti, l’inizio. Dalla morte del dittatore, il 20 novembre 1975, nel nostro Paese, con l’impegno di tante persone, siamo riusciti a costruire un Paese di libertà che è quello in cui viviamo oggi, di cui godiamo oggi, e a recuperare i diritti dove hanno tagliato per più di 40 anni. “Ci sembra importante che nel 2025 si possa celebrare l’arrivo della libertà e della democrazia nel nostro Paese”. Un manifesto di intellettuali e funzionari del PP chiede il “boicottaggio” delle “congreghe” per il mezzo secolo del dittatore e ritiene che abbiano un approccio di “guerra civile”.