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Il Garante chiede che Stato e Chiesa “collaborino” per risarcire le vittime della pedofilia
Il Mediatore ha chiesto questo giovedì al Congresso che lo Stato e la Chiesa “collaborino insieme” per risarcire le vittime della pedofilia. “Ritengo essenziale che, per il bene delle vittime, si assumano impegni comuni”, ha dichiarato Ángel Gabilondo. Un anno dopo aver concluso il suo Rapporto sugli abusi sessuali nell’ambito della Chiesa cattolica e sul ruolo dei poteri pubblici, Gabilondo si è recato in Aula per difendere il suo operato e sollecitare i deputati, che a larga maggioranza gli hanno affidato l’inchiesta nel 2022 (solo Vox ha votato contro), di accettare le 24 raccomandazioni che ha incorporato nel suo studio. La più importante: risarcire le vittime della pedofilia nella Chiesa.
Gabilondo propone la creazione di “un fondo statale” per il pagamento “in quei casi in cui, per prescrizione del reato o altre cause”, sia impossibile denunciare penalmente il fatto. Un organismo indipendente, “di natura temporanea” e formato per l’occasione, stabilirebbe la procedura che dovranno seguire le persone interessate.
Nel suo rapporto, il Garante chiede la collaborazione della Chiesa affinché “si assuma l’impegno di farsi carico di tutto o di una parte sostanziale del risarcimento”. I vescovi hanno già avvertito che si rifiuteranno di collaborare e che preferiranno attuare un piano di riparazione unilaterale, nonostante decine di vittime denunciano che l’attuale modello della Chiesa non solo è insufficiente, ma non viene effettivamente attuato. attuati e denunciano che la gerarchia ecclesiale non ripara i danni causati, prolungano i processi canonici dei loro casi, non rispondono alle loro email e li costringono a firmare clausole di riservatezza. “È ora di adottare misure concrete”, ha insistito Gabilondo.
Il Garante ha inoltre sottolineato che se “il silenzio è stato rotto” è stato grazie “all’impegno delle vittime” e al lavoro dei media. Gabilondo ha menzionato il lavoro di EL PAÍS, che nel 2018 ha avviato un’indagine sullo scandalo degli abusi clericali e che nel 2021 ha indotto il Congresso ad affidare a de Gabilondo la stesura del rapporto che presenta ora. Dopo la commissione, l’organizzazione ha creato due gruppi di lavoro che hanno ascoltato 487 vittime e raccolto dati per scrivere lo studio.
Il risultato è stato devastante: l’1,13% della popolazione residente in Spagna – circa 440.000 persone, secondo i calcoli di questo giornale – ha subito abusi in ambito religioso, secondo le stime della vasta indagine commissionata per essere inclusa nello studio. Le conclusioni sono state molto critiche nei confronti dei vescovi spagnoli e di vari ordini religiosi, che in alcuni casi non hanno nemmeno risposto alle richieste della commissione del Difensore civico. Il documento conferma anche che la Chiesa ha insabbiato centinaia di casi proteggendo i pedofili.