Trump rifiuta l’accordo dell’OCSE e vuole rafforzare la sovranità economica degli Stati Uniti
Il governo di Donald Trump ha dichiarato, attraverso un memorandum, che l’Accordo fiscale globale dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) non sarà valido negli Stati Uniti, annullando gli impegni assunti dalla precedente amministrazione di Joe Biden.
Il provvedimento considera l’accordo una minaccia all’autonomia economica americanaconsentendo la giurisdizione extraterritoriale sul reddito statunitense e limitando le politiche fiscali volte a favorire le imprese e i lavoratori nazionali.
L’obiettivo, secondo il testo, è proteggere le imprese nordamericane da possibili ritorsioni fiscali da parte dei Paesi che hanno aderito al patto.
Il memorandum stabilisce che le autorità informino il OCSE sulla decisione e incarica il Segretario del Tesoro di indagare sulle violazioni dei trattati fiscali o sulle pratiche discriminatorie contro le aziende americane.
L’analisi, compresi i suggerimenti per le misure di protezione, deve essere presentata a Trump entro 60 giorni.
Con questa iniziativa, si legge nel documento, il governo cerca di preservare la competitività economica degli Stati Uniti e rafforzare la propria sovranità fiscale, in conformità con le leggi nazionali.
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