Tre soldati delle Nazioni Unite feriti in un’esplosione nel sud del Libano
Tre soldati delle Nazioni Unite in Libano hanno riportato lievi ferite domenica in un’esplosione avvenuta vicino al loro veicolo chiaramente contrassegnato.
L’incidente è avvenuto nel villaggio di Jarin, nel sud del Libano, ha chiarito il portavoce della Forza interinale delle Nazioni Unite in Libano (UNIFIL) Andrea Tenenti. Le truppe ONU sono rientrate in sicurezza alla loro base.
Senza fornire ulteriori dettagli sull’esplosione e sulle sue cause, il portavoce dell’UNIFIL ha dichiarato che l’incidente è oggetto di indagine. Allo stesso tempo, però, ha ricordato a tutte le parti e a tutti gli attori la responsabilità di proteggere la salute e la vita delle forze di pace e dei civili.
Nel frattempo, i media libanesi affermano che i soldati dell’UNIFIL nel sud del Libano sono stati feriti nell’attacco israeliano.
In realtà, sabato Israele ha lanciato un attacco nella provincia di Nabatiya, nel sud del Libano, che ha ucciso dieci persone, per lo più siriani. Un portavoce dell’esercito israeliano ha poi chiarito che l’obiettivo dell’attacco era un deposito di armi appartenente all’organizzazione militante libanese Hezbollah.
L’attacco di sabato è stato il più tragico in termini di vittime da quando, nell’ottobre scorso, si sono intensificati gli attacchi con razzi e artiglieria nella regione di confine israelo-libanese.
Hezbollah ha iniziato a bombardare il territorio israeliano l’8 ottobre 2023, il giorno dopo che i commando palestinesi hanno invaso il sud di Israele, terrorizzando e uccidendo gli abitanti dei kibbutzim e dei moshavim.
Hezbollah afferma che interromperà i suoi attacchi contro il nord di Israele quando Israele concluderà un cessate il fuoco con il movimento radicale palestinese Hamas, che si ritiene sia la mente dell’incursione del 7 ottobre 2023.
