La fine dell’anno è sempre piena di buoni propositi e promesse per il 1° gennaio — beh, forse è meglio iniziare quel progetto il 2, chissà, magari anche rimandare la dieta promessa fino al Kings Day… Ma per Luiz Aragão, uno degli escursionisti più irrequieti di questo paese, il primo giorno del 2025 sarà un altro nel conto alla rovescia che lo porterà, il 10 aprile, a viaggiare e a delimitare qualcosa intorno A 930 chilometri dalla catena montuosa della Transmantiqueira, una parete gourmet che parte dal parco della Cantareira, a San Paolo, e prosegue fino a Conceição de Ibitipoca, nel Minas Gerais.
L’iniziativa di Aragão, che quest’anno ha percorso, in 50 giorni tra giugno e luglio, i 740 chilometri della cosiddetta Transespinhaço, da Ouro Branco, nel Minas Gerais, fino al confine di Bahia, rientra nell’obiettivo più ampio di realizzare qualcosa di fattibile in Il Brasile è minimamente simile a quello che esiste negli Stati Uniti: i sentieri della Triple Crown, che comprendono gli Appalachi (3.520 chilometri), la Pacific Crest (4.260 chilometri) e il Continental Divide National Scenic (5.150 chilometri).
“L’idea è quella di incoraggiare la creazione dei nostri tre iconici sentieri a lunga distanza”, ha detto Aragão al blog. I sentieri di lunga percorrenza, spiega, sono quelli che si avvicinano o superano i 1.000 chilometri, preferibilmente in una sola direzione e senza percorso circolare. Per ora, oltre a Transespinhaço e Transmantiqueira, resta da definire quale potrebbe diventare la terza via della “corona” brasiliana.
I candidati sono sicuramente tanti, vista la natura esuberante del territorio nazionale. Ma non basta essere un sentiero, né solo avere dei bei paesaggi. La regola di base di un sentiero a lunga percorrenza è essere percorribile, continuo, avere punti di rifornimento d’acqua e beni di prima necessità e aree di rifugio, bivacco o atterraggio previste in luoghi entro le distanze del cammino giornaliero medio di un adulto. Per raggiungere questo obiettivo è essenziale il consolidamento di un’ampia rete di volontari e partner lungo il percorso. Ma per cominciare devono sapere che la pista esiste. E, forse, cosa significa avere una pista che passa davanti alla porta di casa.
Colonnello dell’esercito in pensione con molte migliaia di chilometri al suo attivo, Aragão ha già percorso praticamente tutto il percorso della Transmantiqueira, ma mai da un capo all’altro con l’intento specifico di identificare e delimitare questi punti di appoggio e di sbarco. E, se quest’anno ha compiuto il viaggio da solo, entro il 2025 spera di avere compagnia per gran parte del viaggio.
“Una persona può farlo per un giorno, una settimana, solo una parte”, dice, sperando di poter contare sul sostegno di volontari che vivono in zone vicine al percorso ufficiale del sentiero, e che possono aiutare sia nell’individuazione delle possibilità che nella contatti con i nuovi sindaci e segretari insediati dei circa 40 comuni interessati dal tracklog (registrazione delle coordinate geografiche che devono essere attraversate dall’utente, definite dal GPS) e con i proprietari di terreni e fabbricati che sorgono in questa regione COSÌ apprezzato, soprattutto nella zona alla moda di Campos do Jordão.
“Abbiamo già accertato, ad esempio, che a un certo punto lungo il percorso originario è stato costruito uno stabilimento termale, è di proprietà privata e il proprietario non vuole avere niente a che fare con chi passa di lì”, racconta. “Se continua così, dovremo creare un nuovo percorso per questa zona, aggirando la proprietà”, spiega.
È difficile immaginare che la Transmantiqueira attirerà presto migliaia di escursionisti che ogni anno seguono sentieri più consolidati, non solo quelli nordamericani, ma anche Santiago de Compostela, in Spagna, e il ritorno al Monte Bianco, che circonda il valico alpino. attraverso la Francia, l’Italia e la Svizzera, o il Cammino Inca del Perù. Ma sarebbe un buon inizio, oltre a incentivare lo sport in un Paese dalle bellezze naturali così varie, convincere i proprietari terrieri lungo il suo percorso che questo potrebbe rappresentare un’ulteriore attrattiva sia per il loro business che per quello di decine di piccole e medie imprese.
“Se il proprietario del terreno sa che lì passerà un sentiero, ma che verranno rispettati i pilastri della conservazione dell’ambiente, del rimboschimento, della protezione delle sorgenti, della piantumazione di specie autoctone, tutti delimitati, se sa che questo succederà lì , sulla sua montagna, con il sentiero che scorre senza disturbare la sua privacy, ed è ben informato sulle regole in merito, penso che vorrà rispettarle, è solo questione di avere l’approccio adeguato”, valuta Aragão, con il l’eccitazione del bambino in attesa dell’arrivo di Babbo Natale.
Invece di una lettera al buon vecchio lappone, Aragão ha creato uno schema di comunicazione sui social media che conta alla rovescia settimanalmente fino al giorno dell’inizio. Per scoprire di più sul progetto e seguirne la pianificazione, con preziosi consigli per questo e tanti altri percorsi, basta accedere al canale WhatsApp di EXPED Group (https://chat.whatsapp.com/HsWJTfWkKG4A9IOQNvPHs2).
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