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Tracce della più potente catastrofe del sistema solare rilevate sul satellite di Giove

Questa è la conclusione di Naoyuki Hirata, uno scienziato giapponese dell’Università di Kobe, riporta Science Alert.

Lo scienziato e i suoi colleghi hanno effettuato diverse simulazioni per stimare le dimensioni del corpo celeste che si è scontrato con Ganimede circa 4 miliardi di anni fa.

I calcoli mostrano che si trattava di un asteroide gigante di circa 150 chilometri di diametro, che ha colpito la superficie ghiacciata del satellite di Giove a circa 20 chilometri al secondo. Ciò significa che era dieci volte più grande dell’asteroide che colpì la Terra e spazzò via i dinosauri, che aveva un diametro di 10-15 chilometri.

Il nuovo studio ha rilevato che l’impatto ha ridistribuito tutto il materiale fino a modificare l’orientamento dell’asse del satellite.

Secondo Hirata, appena un migliaio di anni dopo che l’enorme asteroide ha colpito il satellite, piccoli cambiamenti nella sua massa causati dalle rocce espulse e dal ghiaccio ricaduto hanno fatto sì che il corpo ruotasse e si bloccasse nella sua nuova posizione.

Ganimede è il satellite più grande del Sistema Solare e solo leggermente più piccolo di Mercurio. Fu scoperto da Galileo con un telescopio nel 1610.

Ha un rapporto di marea con il suo pianeta madre, Giove, cioè è sempre rivolto verso un lato del pianeta.

Le caratteristiche di Ganimede convergono all’incirca nello stesso punto della superficie del satellite opposto a Giove. Gli scienziati lo paragonano a un occhio che punta nella direzione opposta del pianeta.

Fonte: tsn.ua

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