Toffoli determina la condivisione dei documenti Lava-Jato con il Congresso
La misura avviene a seguito di un’indagine su possibili irregolarità nella collaborazione tra il Ministero pubblico federale e la ONG Transparency International
Il ministro I giorni di Toffolidel Tribunale federale (STF), ha deciso che i documenti del Consiglio nazionale di giustizia relativi al Operazione Lava Jato deve essere condiviso con le agenzie federali e il Congresso. Questa misura si inserisce nel contesto di un’indagine su possibili irregolarità nella collaborazione tra il Ministero pubblico federale e la ONG Transparency International. La richiesta di indagine è arrivata dal gruppo J&F, che sostiene l’esistenza di una “losca partnership” tra la task force Lava-Jato e l’organizzazione non governativa. La questione centrale riguarda l’allocazione delle risorse derivanti da un accordo di clemenza siglato con l’azienda.
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In un rapporto del 13° Tribunale Federale di Curitiba, la CNJ ha sottolineato la mancanza di trasparenza e imparzialità da parte dei giudici che hanno lavorato a Lava-Jato, tra cui l’ex giudice e attuale senatore Sergio Moro. Questa critica solleva preoccupazioni circa lo svolgimento dei processi e l’etica delle decisioni giudiziarie. Toffoli, con la propria ordinanza, ha trasmesso i relativi atti al Controllore Generale dell’Unione, alla Corte dei Conti dell’Unione, al Procuratore Generale dell’Unione, al Ministero di Giustizia e Pubblica Sicurezza, oltre alle Presidenze della Camera dei Deputati Deputati e Senato federale.
*Rapporto prodotto con l’aiuto dell’intelligenza artificiale
Pubblicato da Matheus Oliveira