Considerando il segnale di Donald Trump di concedere un ulteriore periodo di 90 giorni per la prosecuzione della domanda dopo l’inaugurazione, il CEO dell’azienda crede nella collaborazione con un repubblicano per trovare una soluzione per annullare il divieto
Sabato scorso (18), il TikTok ha smesso di funzionare U.S.A. ed è stato rimosso dagli app store, anticipando l’entrata in vigore della nuova normativa che ne determina la chiusura da domenica (19). Il presidente eletto Donald Trump ha segnalato che, una volta entrato in carica lunedì (20), potrebbe concedere un ulteriore periodo di 90 giorni per la prosecuzione della richiesta.
In un comunicato rivolto agli utenti americani, TikTok ha sottolineato la promessa di Trump, precisando che la legge che vieta la piattaforma è già stata ufficialmente approvata. Pertanto, l’interruzione del servizio, che fa capo alla società cinese ByteDance, potrebbe incidere sui rapporti tra Stati Uniti e Cina, oltre a incidere sullo scenario dei social media.
L’ambasciata cinese a Washington ha criticato la decisione degli Stati Uniti, sostenendo che il governo americano sta usando ingiustamente il proprio potere statale per eliminare TikTok. “La Cina adotterà tutte le misure necessarie per salvaguardare risolutamente i suoi diritti e interessi legittimi”, ha detto un portavoce.
Prima del divieto, le azioni di aziende come Meta e Snap erano in rialzo, e gli investitori scommettevano su un possibile aumento del numero di utenti e degli introiti pubblicitari per queste piattaforme.
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Shou Zi Chew, CEO di TikTok, ha condiviso che intende partecipare alla cerimonia di insediamento di Trump e ha espresso gratitudine al repubblicano per il suo impegno nel cercare di mantenere attiva l’app negli Stati Uniti.
*Rapporto prodotto con l’aiuto dell’intelligenza artificiale
Inserito da Victor Oliveira