In un altro episodio del conflitto che dura da 13 mesi nella Striscia di Gaza, sabato Israele ha distrutto una moschea in un campo profughi (23). L’attacco, che ha colpito il tempio musulmano, ha provocato una grande esplosione e ha provocato il ferimento di alcune persone, secondo le informazioni del Ministero della Sanità locale.
Le immagini dell’incidente mostrano il momento esatto in cui la struttura viene colpita, provocando un’enorme nuvola di fumo e polvere. L’impatto è stato così intenso che ha spinto i palestinesi vicini a correre per le strade in cerca di sicurezza.
Ricerca delle vittime e valutazione dei danni
Dopo l’attacco, molti residenti sono tornati sul sito della moschea per valutare l’entità del danno e cercare possibili vittime. La distruzione del tempio religioso aggiunge un altro capitolo alla serie di attacchi che hanno devastato la regione.
Il conflitto a Gaza, che dura da più di un anno, ha provocato fino ad oggi un tragico bilancio di oltre 44.000 vittime. Oltre alle perdite umane, la guerra ha costretto praticamente tutta la popolazione palestinese ad abbandonare le proprie case, aggravando la crisi umanitaria nella regione.
Posizioni divergenti rendono difficile l’accordo di pace
Mentre Hamas afferma di cercare un accordo per porre fine al conflitto, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu mantiene una posizione inflessibile. Netanyahu ha dichiarato che l’offensiva finirà solo quando il gruppo Hamas sarà completamente sradicato, indicando che una soluzione pacifica sembra ancora lontana.
La distruzione della moschea in un campo profughi evidenzia la complessità e la gravità del conflitto israelo-palestinese, che continua a causare sofferenza e distruzione ad entrambe le parti, in particolare alla popolazione civile di Gaza.