Il governatore di San Paolo afferma di considerare l’incidente un atto isolato e ha garantito che Diogo Costa Cangerana riceverà una punizione severa e ha sottolineato che “ogni istituzione ha le sue mele marce”
Il governatore di San Paolo, Tarcisio de Freitasha commentato l’arresto del capitano Diogo Costa Cangeranaavvenuto durante un’operazione della polizia federale. L’inchiesta indaga sui rapporti tra le fintech e il Primeiro Comando da Capital (PCC). Tarcísio ha considerato l’incidente un atto isolato e ha assicurato che il poliziotto riceverà una punizione severa, sottolineando che “ogni istituzione ha le sue mele marce”. Cangerana, che faceva parte della squadra di sicurezza del Palácio dos Bandeirantes, è stato licenziato dalla Casa Militar a settembre e successivamente trasferito al 13° battaglione della Polizia Militare. Il governatore ha sottolineato che, se ci fossero stati segnali di irregolarità, il capitano sarebbe stato allontanato prima del suo trasferimento.
Segui il canale Jovem Pan News e ricevi le principali notizie sul tuo WhatsApp!
“Quello che abbiamo sono atti isolati di persone che si discostano dalla loro condotta, come in qualsiasi altra organizzazione. E chi si discosta dal proprio comportamento sarà severamente punito. Potete stare certi: riceveranno la peggiore punizione possibile per servire da esempio”, ha affermato il governatore, dopo aver partecipato all’inaugurazione del nuovo edificio della Scuola Statale Professor Geraldo Sorg, a Mogi Guaçu (SP). Nell’occasione, Tarcísio è stato interrogato sui sospetti di un complotto di colpo di stato che coinvolge il suo padrino politico, l’ex presidente Jair Bolsonaro (PL). Il governatore non ha voluto commentare e ha concluso la conferenza stampa.
Il capitano è sospettato di essere uno dei responsabili dell’articolazione del cosiddetto sistema finanziario criminale. È stato visto in diverse occasioni al fianco di Tarcísio in impegni pubblici. Il governatore, da parte sua, ha ribadito che non esiste alcun collegamento tra la Polizia Militare e il PCC, trattando il caso come una situazione specifica e sottolineando l’integrità della società.
“Ha prestato servizio presso la Casa Militare, era lì da 14 anni ed è stato mandato via”, ha detto il governatore. “Ha lavorato per 14 anni (alla Casa Militare), con diversi governatori. Quando sono arrivato, se n’è andato. L’abbiamo tolto a settembre di quest’anno. Se avessimo saputo qualcosa, ovviamente se ne sarebbe andato molto più tempo fa.
Tarcísio ha sostenuto che non esiste alcun coinvolgimento della Polizia Militare con il Primo Comando della Capitale, quindi si tratta di un caso specifico. “Non possiamo parlare della polizia in questo modo. La polizia è brava, seria, professionale, fa un servizio importante per me, per voi, per la nostra società e, ovviamente, in ogni istituzione, purtroppo, abbiamo mele marce, e queste mele marce le toglieremo dal cestino, punire severamente.”
*Rapporto prodotto con l’aiuto di AI e Estadão Conteúdo
Pubblicato da Fernando Dias