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Suggerimenti per migliorare l’Europa? Deve scegliere tra disintegrazione, paralisi o integrazione

L’ex governatore della Banca Centrale Europea (BCE) ed ex premier italiano Mario Draghi ha illustrato il suo piano per migliorare la competitività dell’Europa davanti ai membri del Parlamento europeo (MEP) a Strasburgo martedì scorso, avvertendo, che l’UE è a rischio di disintegrazione o paralisi, con l’alternativa di una maggiore integrazione. Il corrispondente della TASR riferisce.

Draghi, autore di un rapporto sulla competitività europea richiestogli dalla Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, ha dichiarato che L’Unione deve concentrarsi su tre questioni chiave: colmare il divario di innovazione con gli Stati Uniti e la Cina; sviluppare una tabella di marcia comune per collegare l’obiettivo della decarbonizzazione con l’aumento della competitività; rafforzare la sicurezza dell’Europa e ridurre la sua dipendenza dalle potenze economiche straniere.

Ha riassunto il futuro dell’UE in tre opzioni: L’UE deve scegliere tra disintegrazione, paralisi o integrazione.

Il mantenimento dello stile di vita europeo dipenderà dal miglioramento della competitività, ha dichiarato, che richiede una più stretta cooperazione e integrazione tra le nazioni europee.

Come ha fatto la settimana scorsa alla Commissione europea, ha sottolineato agli eurodeputati che l’agenda della competitività richiederà una maggiore cooperazione e integrazione tra le nazioni europee.omplessivamente, per i progetti i cui obiettivi sono già stati concordati dall’UE, sono necessari fondi tra i 750 e gli 800 miliardi di euro. Parte di questo denaro potrebbe provenire da fonti private, , ma una parte dovrebbe essere garantita da investimenti pubblici, compreso un nuovo debito comune creato appositamente per finanziare progetti chiave comuni.

Nel dibattito che ha seguito la presentazione del rapporto di Draghi, molti eurodeputati hanno concordato con la sua analisi, secondo la quale l’economia dell’UE deve urgentemente cambiare rotta. Hanno affermato che l’UE dovrebbe concentrarsi sulla concorrenza e sull’innovazione nei settori chiave, insieme a maggiori investimenti pubblici e privati nella trasformazione sociale, ecologica e digitale.

Alcuni eurodeputati si sono espressi a favore di una maggiore sovranità e di mercati più liberi, e diversi hanno sottolineato che la lotta al cambiamento climatico sta minando l’economia dell’UE. Altri legislatori, a loro volta, hanno osservato che la crescita è compatibile solo con tecnologie pulite e innovative e con investimenti sociali per aiutare i cittadini ad adeguare le proprie competenze.

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