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STF forma maggioranza per riconoscere la costituzionalità del lavoro intermittente


La Corte Suprema Federale (STF) ha formato una maggioranza per riconoscere la costituzionalità del contratto di lavoro intermittente, introdotto dalla riforma del lavoro del 2017.

Questo contratto consente alle aziende di assumere dipendenti senza orario fisso, con remunerazione per le ore lavorate.

L’analisi del caso è stata ripresa dai ministri questo venerdì (6) in un processo virtuale davanti alla Corte. In questo formato, non vi è alcun dibattito tra i ministri. Possono esprimere il loro voto nel sistema elettronico fino a venerdì prossimo (13).

Ripresa

Il caso era pendente davanti alla Corte Suprema nel novembre 2022. Il relatore, il ministro Edson Fachin, e il ministro in pensione Rosa Weber hanno votato a favore dell’incostituzionalità del contratto di lavoro intermittente.

Per Fachin “la figura del contratto intermittente, così come regolata dalla legislazione, non tutela sufficientemente i diritti sociali fondamentali del lavoro”.

Tuttavia, i ministri non sono stati d’accordo con il relatore e hanno votato a favore della costituzionalità:

  • Alessandro di Moraes,
  • Nunes Brands,
  • André Mendonça,
  • Luiz Fux,
  • Gilmar Mendes,
  • e Cristiano Zanin.

Secondo Nunes Marques, “questo modello contrattuale contribuisce a ridurre la disoccupazione”, poiché consente “alle aziende di assumere in base al flusso della domanda e dei lavoratori, di preparare il proprio orario di lavoro, potendo negoziare servizi più vantaggiosi” .

Il ministro ha inoltre ricordato che il lavoro intermittente “garantisce al lavoratore i diritti tradizionali, quali il riposo settimanale retribuito, le ferie e la tredicesima proporzionale, oltre alla riscossione dei contributi previdenziali”.

Il lavoro intermittente non è una causa necessaria di riduzione del reddito. Al contrario, i lavoratori più esperti possono negoziare salari più alti per i loro servizi più qualificati e avere più offerte e opportunità di lavoro.

Marche Nunes

I ricorsi al vaglio della Corte sono stati presentati dai sindacati che sostengono che il contratto di lavoro intermittente è incostituzionale perché non sempre il lavoratore percepirà la retribuzione minima mensile e, di conseguenza, il rapporto di lavoro diventerebbe precario.

Punti su cui discutere

Nonostante i ministri costituissero la maggioranza, alcuni punti della sentenza non sono ancora stati definiti.

Nel suo voto Zanin ha suggerito di creare delle regole per i datori di lavoro. Nunes Marques è favorevole alla costituzionalità dei contratti di lavoro intermittenti senza fissarli.

Fux, dal canto suo, ha capito che c’era un’omissione legislativa nel regolamentare questo tipo di lavoro e ha fissato un termine di 18 mesi affinché il Congresso definisse le regole.

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Luca

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