La Corte Suprema Federale (STF) inizia questa settimana a giudicare l’insieme delle azioni che riguardano la regolamentazione delle reti sociali e la validità delle sezioni del Marco Civil da Internet.
L’inizio delle analisi è previsto per mercoledì (27). Sono tre i processi che trattano la questione, sotto la guida dei relatori dei ministri Dias Toffoli, Luiz Fux e Edson Fachin.
Il processo discuterà:
- regole per il funzionamento dei social network
- e il regime di responsabilità per i contenuti pubblicati dagli utenti su Internet.
Bloccato al Congresso
Il tema arriva in plenaria dopo non essere avanzato al Congresso.
Alla Camera il disegno di legge sulle fake news è stato fermato e inviato a un gruppo di lavoro istituito a giugno. Da allora non ci sono stati progressi.
Difesa alla STF
Nella magistratura, la regolamentazione è considerata uno strumento importante per combattere l’incitamento all’odio, la diffusione della disinformazione e dei contenuti antidemocratici propagati sulle piattaforme.
I ministri della Corte Suprema hanno espresso pubblicamente il loro punto di vista sulla necessità di norme per il funzionamento delle reti e la gestione dei contenuti pubblicati su Internet.
Tra coloro che si difendono più incisivamente c’è Alexandre de Moraes, relatore delle inchieste sulle fake news, sulle milizie digitali e sugli atti dell’8 gennaio.
Come dimostrato dal CNNi ministri hanno affermato con riserva che questo dovrebbe essere uno dei temi principali dell’anno e una vera pietra miliare non solo per le prossime elezioni, ma anche per la democrazia brasiliana.
L’argomento è oggetto di dibattito tra le aziende che operano nel settore, come i colossi dei social media, conosciuti come “big tech”, Meta (proprietaria di Facebook, Instagram e WhatsApp) e Google.
Articolo 19
I processi in questione riguardano le disposizioni del Marco Civil da Internet in relazione ai contenuti e alla possibilità di bloccare le piattaforme con decisione del tribunale.
Il punto di riferimento è la legge che stabilisce principi, garanzie, diritti e doveri per l’uso di Internet in Brasile.
Due dei ricorsi, proposti dai relatori Fux e Toffoli, riguardano specificamente l’articolo 19 del Marco Civil da Internet.
Il dibattito ruota attorno alla possibilità di aumentare la responsabilità delle piattaforme per i contenuti pubblicati, in particolare quelli con contenuti golpisti, attacchi alla democrazia o incitamento all’odio.
Attualmente il Marco Civil da Internet ritiene le piattaforme civilmente responsabili solo nel caso in cui non venga rispettata una decisione del tribunale che ordina la rimozione dei contenuti pubblicati dagli utenti. La garanzia è nell’articolo 19 della legge.
La responsabilità civile implica, ad esempio, il dovere di risarcire eventuali danni.
Fa eccezione la diffusione di immagini o video con scene di nudo o atti sessuali di carattere privato o per violazione del diritto d’autore. In questi casi, la piattaforma deve rimuovere il contenuto tramite notifica extragiudiziale.
Bloccare
La terza azione, segnalata da Fachin, riguarda la possibilità di bloccare l’applicazione di messaggistica WhatsApp a causa di decisioni del tribunale.
Il caso analizza se il blocco offende il diritto alla libertà di espressione e comunicazione e il principio di proporzionalità.