Stellantis raggiunge l’obiettivo di ridurre le scorte negli Usa di 100mila veicoli
Stellantis ha raggiunto l’obiettivo di ridurre le sue scorte negli Stati Uniti di oltre 100.000 veicoli alla fine dello scorso anno, ha dichiarato venerdì (10) il capo della casa automobilistica nordamericana al Detroit Auto Show.
Antonio Filosa, che ha guidato le attività della casa automobilistica in Nord America dall’ottobre dello scorso anno, ha dettagliato gli sforzi per invertire il declino delle attività regionali in seguito alla partenza improvvisa dell’ex amministratore delegato Carlos Tavares.
Filosa ha affermato che la società ha compiuto “grandi progressi” verso la riduzione delle scorte eccessive presso i concessionari offrendo forti sconti ai consumatori. “Ci è costato molto, ma era necessario”, ha aggiunto.
A settembre Stellantis ha fissato pubblicamente l’obiettivo di accumulare un massimo di 330.000 veicoli presso le concessionarie entro la fine dell’anno.
Tavares si è dimesso il 1° dicembre, quasi 18 mesi prima della scadenza del suo contratto, in mezzo alla crescente preoccupazione da parte di fornitori, concessionari di automobili, azionisti e consiglio di amministrazione della casa automobilistica riguardo alla sua strategia nordamericana.
Fino a quando il consiglio non nominerà un nuovo amministratore delegato, un comitato esecutivo ad interim, guidato dal presidente John Elkann, gestirà la casa automobilistica, che possiede 14 marchi, tra cui Jeep e Ram negli Stati Uniti e Fiat e Peugeot in Europa.
Filosa è vista come una delle favorite per diventare il prossimo amministratore delegato dell’azienda.
La strategia aggressiva dei prezzi di Tavares ha contribuito all’aumento delle scorte e al calo delle vendite in Nord America, tradizionalmente la principale fonte di profitti della casa automobilistica.
Filosa ha affermato che il prossimo amministratore delegato dovrà essere agile per affrontare una serie di sfide, tra cui la domanda incerta di veicoli elettrici, nonché le sfide tecnologiche.
Stellantis e altre case automobilistiche statunitensi potrebbero affrontare battute d’arresto se il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump manterrà la sua promessa di imporre tariffe del 25% sulle importazioni dal Messico e dal Canada.
La casa automobilistica produce alcune delle sue famose automobili Jeep e Ram in Messico e le importa negli Stati Uniti.
Datafolha: La maggior parte della popolazione ritiene che l’inflazione peggiorerà nel 2025