Stellantis ha completato la vendita di Comau, la divisione specializzata in automazione industriale e robotica avanzata, al fondo americano One Equity Partners, che diventa azionista di maggioranza della società per una cifra non resa nota. La vendita del 50,1% dell’azienda di robotica Comau, con sede a Torino (Italia), era stata annunciata lo scorso luglio ed è stata l’ultima grande operazione di vendita effettuata da Carlos Tavares come amministratore delegato di Stellantis fino al suo improvviso licenziamento il 1° dicembre per disaccordi la strategia del gruppo automobilistico. L’operazione era in attesa dell’approvazione dei sindacati e del governo italiano.
Lo spin-off di Comau da Stellantis faceva parte degli accordi tra Fiat Chrysler e la francese PSA, che si sono fuse nel 2021 per creare Stellantis, un conglomerato franco-italo-americano che comprende i marchi Jeep, Peugeot, Fiat e Opel. Stellantis manterrà il 49,9% del capitale.
Comau, colosso della robotica industriale, è un’azienda tecnologica italiana strategica, per questo il Governo di Giorgia Meloni ha valutato la possibilità di esercitare la golden action, che consente allo Stato di porre il veto su un’operazione imprenditoriale in settori strategici a tutela degli interessi e dell’industria nazionale. Contro l’operazione si sono scontrati anche i sindacati italiani, nel conflitto che avevano avuto con il manager portoghese della Stellantis per la mancata attività nelle fabbriche italiane e per il timore di mettere a rischio il patrimonio industriale italiano se Stellantis avesse perso la maggioranza del capitale.
Lo scorso ottobre il Governo italiano ha dato il suo benestare all’operazione, che si è conclusa entro la fine dell’anno. Stellantis mantiene una quota di minoranza attiva e il management team formato da Alessandro Nasi e Pietro Gorlier in qualità di amministratore delegato che, secondo l’accordo, continuerà a guidare la società.
Il presidente di Stellantis, John Elkann, ha espresso la fiducia che attraverso la nuova proprietà “Comau possiede la leadership, la strategia e la disciplina operativa adeguate necessarie per creare valore sostenibile e a lungo termine per tutti i suoi azionisti, in Italia e nel mondo”.
Gorlier ha sottolineato che l’azienda “ha costantemente rinnovato le proprie strategie di innovazione e commerciali, sviluppando nuove soluzioni tecnologiche per rispondere all’evoluzione delle dinamiche di mercato, grazie ai suoi oltre 50 anni di esperienza sui mercati internazionali”. Riguardo all’operazione di vendita, ha osservato che “il supporto di One Equity Partners ci consentirà di capitalizzare la crescente domanda globale di automazione avanzata con Stellantis come partner di minoranza attivo. “Questo accordo preserva la nostra identità italiana profondamente radicata, riaffermando al tempo stesso la posizione di Comau come attore leader a livello internazionale nel campo dell’automazione industriale, così come in un numero crescente di settori diversi”.
Comau entra a far parte degli oltre 400 investimenti che OEP ha effettuato dalla sua creazione nel 2001 come spin-off di JP Morgan. I suoi asset si concentrano sui settori industriale, sanitario e tecnologico in Nord America e in Europa. “Questa operazione rappresenta un passo significativo per Comau, favorendo la sua crescita in termini economici e tecnologici”, ha avvertito la società in un comunicato funzionamento nelle ultime ore. “Sono fiducioso che Comau, attraverso la sua nuova proprietà, disponga della leadership, della strategia e della disciplina operativa adeguate per creare valore sostenibile e a lungo termine per tutti i suoi stakeholder, in Italia e nel mondo”, ha affermato il presidente di Stellantis, John Elkmann.