Dopo l’inizio dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia nel febbraio 2022, l’Unione Europea e altri Paesi hanno imposto ampie sanzioni alla Russia per indebolire l’economia russa e costringere Mosca a fermare la sua aggressione militare.
(ICJK) sottolinea che, dopo l’inizio dell’aggressione russa all’Ucraina, un numero di volte superiore di merci è diretto dalla Slovacchia verso Paesi come Turchia, Emirati Arabi Uniti, Armenia, Georgia, Kazakistan, Kirghizistan, Tagikistan, Turkmenistan e Uzbekistan.
Secondo gli esperti, potrebbe trattarsi di un modo per eludere le sanzioni e le merci arrivano in Russia attraverso questi Paesi.
L’ICJK ha analizzato i dati dell’Ufficio statistico sulle esportazioni e i risultati mostrano che la Slovacchia ha quasi raddoppiato le sue esportazioni verso Armenia, Georgia, Kazakistan, Kirghizistan, Tagikistan, Turkmenistan e Uzbekistan nel 2023, oltre che verso gli Emirati Arabi Uniti e la Turchia. Le esportazioni verso questi Paesi sono passate da un miliardo di euro prima della guerra a 1,89 miliardi di euro nel 2023.
Le esportazioni verso la Russia sono diminuite di una cifra quasi paragonabile: da 1,3 miliardi di euro nel 2021 a 349 milioni nel 2023.
Il rapporto finanziario dell’ICJK ha confermato che si sta registrando una crescita delle esportazioni di beni strategici verso i Paesi amici della Russia. Tuttavia, secondo loro, l’esportazione di beni sensibili verso la Turchia e i Paesi dell’Asia centrale non è vietata.