Sorpresa! Il Real batte il Pachuca – 18/12/2024 – Juca Kfouri
Il Real Madrid ha vinto un altro trofeo e il fragile Pachuca ha avuto l’onore di essere la seconda migliore squadra dei cinque continenti.
E la verità?
Naturalmente la seconda parte è una bugia.
La cosiddetta Coppa Intercontinentale ha perso significato di fronte al Mondiale per Club, in programma l’anno prossimo, e la prova di ciò sta nel fatto che, mentre una squadra messicana partecipava al torneo FIFA in Qatar, la finale del campionato nazionale si è giocato in due partite.
Ora, cosa farebbe Pachuca se si fosse qualificato per la decisione del campionato nazionale? Ridimensioneresti le prenotazioni?
Per evitare di affrontare la questione, il club di Pachuca de Soto, città a 100 chilometri dalla capitale e con meno di 300.000 abitanti, è arrivato 16esimo nel torneo locale e ha viaggiato per eliminare i campioni brasiliano e sudamericano, oltre ai campioni egiziani e africani.
Con quello che ha avuto il supremo onore di servire come giocatore di supporto per i madridisti, hanno perso solo 3-0 e con dignità.
IO SONO R
Vinicius Júnior è il primo brasiliano a vincere il premio FIFA senza avere la R all’inizio del suo nome.
Fino ad allora avevano vinto Ronaldos, Romário, Rivaldo e Kaká, l’unico bianco chiamato Ricardo.
Quanto è importante questo?
Assolutamente nessuno.
E’ solo una curiosità.
È importante che la candidatura di Ronaldo Fenômeno alla presidenza della CBF inizi a ritmo travolgente, con Globo, con la STF, con tutto.
È SUL TABELLONE
La rivista Placar compirà 55 anni il prossimo marzo e ha ricevuto un regalo degno della sua storia diretto da Ricardo Corrêa, che lavorò lì come fattorino, grande fotografo e direttore editoriale: il documentario “Placar, una rivista militante”, presentato alla Museo del Calcio martedì scorso (17).
Grazie alla partecipazione di chi scrive, lettore raro, tenete gli occhi aperti perché vale la pena vederlo.
Placar, anche ai tempi in cui Veja vendeva più di un milione di copie settimanali, è sempre stata la rivista brasiliana più conosciuta nel mondo.
Per il semplice motivo che il Brasile era un paese poco importante sulla scena internazionale e Placar ha seguito il calcio di maggior successo su Planeta Bola.
Roberto Civita, il titolare dell’Editora Abril che lo ha pubblicato, detestava doverlo riconoscere, ma così è stato.
Chiunque abbia la fortuna di vedere il doc. capirai perché.
Nei tempi bui della dittatura brasiliana, Placar combatté la buona battaglia e evitò la censura, poiché anche i generali dell’epoca temevano il ridicolo di consultare una rivista di calcio.
Così, Placar ha denunciato la mafia della Lotteria Sportiva sostenuta dalla Caixa Econômica Federal, ha denunciato la violenza nei sotterranei denunciando quella sui prati e sugli spalti, oltre a sostenere la Democracia Corinthiana e Diretas Já.
Senza permetterlo, combattivo come sempre, con un lato senza ipocrisie, la sfida alle luci contro le tenebre.
Oppure avrebbe senso, ad esempio, che durante la seconda guerra mondiale uno sbocco democratico aprisse lo spazio per criticare Winston Churchill?
Chiunque abbia vissuto quei tempi capirà di cosa si tratta.
BUONE VACANZE
La colonna va in vacanza e promette di tornare riposata il 19 gennaio per affrontare gli estenuanti campionati statali.
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