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Silvia Abravanel sul lutto per la morte di Silvio Santos: “Fa male ogni giorno”


Silvia Abravanel53 anni, ha parlato del processo di lutto che lei e la sua famiglia stanno attraversando dopo la morte di suo padreil presentatore Silvio Santo.

HA CNN, ha riferito il conduttore che “ci ha insegnato a dare un nuovo significato all’intero processo della tristezza, a trarne gioia, pace, amore e tanto ‘andare avanti’, e ‘prendere il peggio e fare il meglio’. Certo fa male ogni giorno, lo vorrei qui con me, ma quando mi sento triste prego per lui. So che sei in un posto meraviglioso.

Silvia ha detto che parla ancora con suo padre in preghiera e che questo la fa andare avanti, perché trova un significato nelle difficoltà che sta attraversando. Inoltre, ti dà la certezza che è in una buona posizione.

La conduttrice di Sábado Animado, su SBT – stazione creata da Silvio Santos – ha rivelato che lei e le sue sorelle non avevano idea dell’importanza del padre nella storia della comunicazione brasiliana e della portata dell’affetto del pubblico per lui.

“Ne eravamo consapevoli anche quando passava”, ha raccontato Silvia CNN.

La seconda figlia del fondatore della SBT ha commentato che suo padre si è reso conto di quanto fosse importante per la cultura brasiliana solo dopo essere stato onorato dal progetto della scuola di samba Tradição, nel 2001.

La sfilata ha raccontato la traiettoria del presentatore e ha incluso molti dei suoi programmi di successo nella composizione dei testi. La visita dell’associazione a Sapucaí ha portato anche figure come Gugu Liberato e Hebe Camargo, ormai scomparse.

“Gli abbiamo preparato la cena a casa, a Rio de Janeiro, e lui ha detto ‘mio Dio del cielo, quanto sono amato! Non avevo idea di quanto la gente mi amasse’”, ha commentato Silvia.

Ha continuato: “È stato applaudito moltissimo e davvero non aveva idea di quanto fosse amato dal pubblico brasiliano”.

Alla domanda su cosa ci fosse di più importante nell’eredità di Silvio Santos, la conduttrice ha parlato dell’umiltà che suo padre aveva nel trattare gli altri e nell’essere fedele alle persone e ai loro impegni.

“Non era un individualista […] Così ci ha insegnato a salutare le persone per nome, con buongiorno, buon pomeriggio e buonanotte. Si preoccupava molto per gli altri […] Non importava quanto fosse Silvio Santos, era molto egualitario, gli importava quella cosa secondo cui nessuno era migliore di qualcun altro”, ha detto Silvia.

Il presentatore è morto il 17 agosto di quest’anno all’Ospedale Israelita Albert Einstein, a San Paolo. Secondo le informazioni dell’ospedale, la causa della morte è stata “una broncopolmonite conseguente all’infezione da influenza (H1N1)”.

Oltre a Silvia, ha lasciato le figlie Cíntia, 61 anni, Daniela, 47, Patrícia, 46, Rebeca, 43 e Renata, 39, e la sua seconda moglie, Íris Abravanel, 76, con la quale è stato sposato per 41 anni.

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*Con informazioni di Ana Beatriz Dias, della CNN



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Luca

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