“Siamo molto felici perché le elezioni sono passate bene in tempo molto presto”, ha commentato Dom Odilo Scherer
Il cardinale brasiliano, che ha partecipato al conclave di Leo Xiv, ha spiegato che “a differenza di ciò che si potrebbe immaginare”, durante il processo di scelta del papa “non c’è campagna, discorso, propaganda o festa”
Giovedì scorso (8), il cardinale brasiliano Dom Odilo Schererche occupa la posizione di arcivescovo di San Paolo, ha commentato il conclave che ha portato all’elezione del nuovo papa, Lion XIV. Secondo lui, il processo è stato segnato dalla tranquillità e dall’assenza di campagne. IL Nuovo papa È stato scelto nel quarto controllo, che dimostra un “consenso abbastanza grande” tra i cardinali votanti. Le elezioni sono state completate in meno di 24 ore.
Il fumo bianco che annunciò la scelta di Lion 14 lasciò il camino della Cappella Sistina alle 13:08, ora locale e il nuovo papa fu presentato al pubblico sul balcone della Basilica di San Pietro. Con queste elezioni, Leo 14 diventa il primo papa dagli Stati Uniti, una pietra miliare significativa nella storia della Chiesa cattolica.
“Siamo molto felici perché le elezioni sono andate bene, in tempo molto brevemente. Abbiamo impiegato meno di 24 ore, nella sessione di quarto voto è già stato eletto”, ha detto Scherer a Sao Paulo.
Dom Odilo era uno dei sette cardinali brasiliani che hanno partecipato al conclave. Tra gli altri cardinali che hanno votato c’erano Dom Orani Tempesta, Dom Sergio Da Rocha, Dom Paulo Cezar Costa, Dom Leonardo Steiner, Dom Jaime Spengler e Dom João Braz de Aviz. La presenza di questi cardinali brasiliani nel conclave riflette la diversità e l’importanza della chiesa in America Latina.
“A differenza di quello che qualcuno può immaginare, nel conclave che preghiamo, votiamo e poi ci sono scrutazioni. Non c’è campagna, discorso, propaganda, partito, niente di tutto ciò. Ogni cardinale vota secondo la propria coscienza e quindi, nel voto, il risultato è gradualmente”, ha spiegato Dom Odilo Scherer.
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L’arcivescovo emerito di Aparecida, Dom Raymundo Damasceno Assisi, che non poteva votare a causa della sua età, ha elogiato la scelta di Predivost. Crede che il nuovo papa avrà uno “sguardo speciale all’America Latina” e che le sue priorità includeranno questioni sociali pertinenti per la regione. Leo 14, nato a Chicago, ha la nazionalità peruviana, il risultato del suo lavoro di missionario in Perù. Questa esperienza può influenzare il tuo approccio pastorale e il tuo impegno per le comunità latinoamericane.
*Rapporto prodotto con l’aiuto di AI