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Si conclude con 51 morti l’operazione Traffico di Natale | Spagna


I vigili del fuoco di Ponteareas (Pontevedra) liberano una persona rimasta intrappolata nella sua auto dopo essersi scontrata con un altro veicolo e essersi ribaltata sulla PO-254, a Pías.
I vigili del fuoco di Ponteareas (Pontevedra) liberano una persona rimasta intrappolata nella sua auto dopo essersi scontrata con un altro veicolo e essersi ribaltata sulla PO-254, a Pías.EFE

Sono 51 le persone morte sulle strade spagnole durante l’Operazione Natale, come ha riferito martedì la Direzione Generale del Traffico (DGT). In questo periodo che va dalle tre del pomeriggio del 20 dicembre alla mezzanotte del Re Magi – 6 gennaio – si sono registrati 48 incidenti mortali sulle strade interurbane e si sono registrati 20,8 milioni di spostamenti. Quest’ultimo dato rappresenta un aumento dell’8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente ed un leggero incremento rispetto ai 20,1 milioni che la DGT aveva previsto all’inizio dell’operazione.

La DGT ha evidenziato che, a causa del numero delle festività, questa Operazione di Natale non può che essere paragonata a quella del 2019-2020. È l’unico che copre lo stesso periodo di tempo. In quell’occasione furono registrate 57 vittime, secondo i dati sul traffico. Se si collegano i 51 decessi a quelli del 2023 (50 in totale), si registra un leggero aumento del 2%. Fino alla seconda fase dell’operazione Natale di quest’anno, conclusasi il 1° gennaio, erano stati registrati 44 decessi, il che suggerisce che il numero finale di questi 18 giorni avrebbe potuto essere molto più alto. Il maltempo dello scorso fine settimana potrebbe aver causato una diminuzione dei viaggi e, con essi, degli incidenti mortali.

Il numero più alto di morti è stato registrato tra i pedoni, con 10 morti, contro i cinque del Natale scorso, seguiti dai furgoni (otto contro due). Un dato che la DGT ha evidenziato è che la metà dei pedoni che hanno perso la vita si sono verificati su strade ad alta percorrenza (autostrade e superstrade). Nella direzione opposta, il numero dei decessi nelle autovetture e nei motocicli è diminuito. Degli otto motociclisti uccisi, due erano su autostrade e superstrade, rispetto ai sei sul resto delle strade interurbane.

Per tipologia di incidente, si evidenzia che le deviazioni di strada sono le più frequenti in termini di morti con 23 morti (45%), un dato identico a quello registrato nell’Operazione Natale 2023. Gli scontri frontali diminuiscono del 38%, che rappresenta sei vittime rispetto al periodo confrontato.

Per fascia di età, la fascia di persone tra i 25 e i 34 anni è la più numerosa con il 24% (12 decessi). Ciò significa che aumentano di quattro unità rispetto alla precedente Operazione Natale. Le vittime di 65 anni o più raggiungono il 22% (11) del totale con gli stessi valori del Natale 2023/2024, sempre secondo i dati della DGT.

Gli uomini rappresentano l’88% (45) dei decessi rispetto al 12% (sei) delle donne decedute. Rispetto allo scorso Natale, questi valori sono superiori del 15% (+6) per gli uomini e inferiori del 45% (-5) per le donne. Un altro dato preoccupante è che 11 decessi non utilizzavano i sistemi di sicurezza obbligatori al momento dell’incidente: otto utenti di autovetture – tutte su strade convenzionali, tipo strade con una sola corsia per senso di marcia – e tre utenti di furgoni (uno su strada alta) -strada di capacità) e due sul resto delle strade interurbane).

Catalogna e Andalusia, in testa

Il giorno peggiore dell’intera Operazione Natale è stato l’inizio, il 20 dicembre, con otto morti, mentre l’ultimo giorno dell’anno, il 31 dicembre, non si sono verificati incidenti mortali e nessuna persona ha perso la vita sulle strade. Secondo il luogo dell’incidente, la Catalogna con il 20% (10) del totale e l’Andalusia con il 18% (nove) registrano le cifre più alte, seguite da Galizia e Murcia (ciascuna con quattro). Al contrario, Navarra, La Rioja, Ceuta e Melilla non hanno avuto incidenti mortali in questo periodo. Aragona, Asturie e Cantabria hanno registrato un decesso ciascuna.

Per provincia, Tarragona è in testa (cinque vittime), seguita da Murcia (con quattro) e Almería, Barcellona, ​​A Coruña e Madrid (ciascuna con tre).

Nei prossimi giorni il ministro degli Interni, Fernando Grande-Marlaska, interverrà in una conferenza stampa per fare il punto sul numero delle persone uccise nel 2024 sulle strade spagnole. Fonti della DGT hanno confermato a questo quotidiano che si prevede un leggero aumento (tra il 2% e il 3%) rispetto ai 1.145 morti per incidenti stradali nel 2023. Questo aumento è anche una conseguenza, tra gli altri fattori, dell’aumento degli spostamenti a livello livello globale e che si aggira anch’esso attorno al 3%. Questi dati sono simili a quanto avviene nel resto dei paesi dell’Unione Europea, secondo le fonti sopra citate.



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Luca

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