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Sette tappe essenziali per scoprire una Soria autunnale | La guida del viaggiatore


La tranquilla città castigliana che si specchia nel Duero si vanta di essere una terra di poeti. Un esempio: Soria ha appena vissuto il XXXIX Festival Animas, dal 22 ottobre al 3 novembre, dichiarato Festival di Interesse Turistico Regionale. Per 13 giorni, la città, dove si trova la piazza Rincón de Bécquer, rende omaggio a Gustavo Adolfo Bécquer e alla sua leggenda Il Monte delle Anime, che ogni anno viene letto da un’emblematica voce del doppiaggio nella notte del 1° novembre.

E il patrimonio naturale e culturale di Soria si gode riposandosi, abbinato ad una ricca gastronomia tra cui spiccano i funghi – ormai in piena stagione. Ecco sette percorsi imprescindibili per chi verrà in città questo autunno.

L’aula di Machado

Aula dell’Istituto Antonio Machado de Soria, dove il poeta spagnolo fu insegnante di francese tra il 1907 e il 1912.
Alamy Foto Stock

Nel 1907, Antonio Machado arrivò a Soria per insegnare nell’Istituto Generale e Tecnico della città, situato in un antico convento gesuita del XVII secolo. Oggi è un Istituto di Istruzione Secondaria (IES) che porta il nome del poeta e conserva intatta l’aula dove insegnava francese, con i banchi dell’epoca, le fotografie e tutta la documentazione accademica che produsse come insegnante. Questa aula Machadoiana È visitabile liberamente (sono presenti dei cartelli stradali che guidano il visitatore), però solo durante l’orario scolastico.

Lo spazio recuperato di Santa Clara

L’interno dello spazio rinnovato di Santa Clara, a Soria. Gonzalo Monteseguro (CONSIGLIO COMUNALE DI SORIA)

Soria recupera un gioiello gotico come sede culturale per eventi ed eventi formali. Si tratta dell’Espacio de Santa Clara, un antico complesso conventuale fondato nel XIII secolo, che nel XIX secolo, con la confisca, fu lasciato ad uso civile. L’edificio è stato un forte e una caserma, anche una prigione e un campo di concentramento tra il 1937 e il 1939. Il suo restauro ha rivelato, tra le altre ricchezze, il tetto a volta della chiesa e gli elementi in legno del coro, secondo il professore, archeologo e lo storico Juan Antonio Gómez-Barrera nella brochure turistica preparata per l’occasione. È visitabile e l’ingresso è gratuito.

I 25 anni del Cavallo Soria

Uno dei ciondoli della collezione Monreal Jewelry che commemora il 25° anniversario del Caballo de Soria.

Nel 1999, Pilar Monreal, di Joyería Monreal (Calle El Collado, 32), ebbe un “amore a prima vista” con una fibula – utilizzata per attaccare gli indumenti prima che fossero inventati i bottoni – a forma di cavallo (associata alla dea Epona). dal Museo Numantino. Ha deciso di creare una collezione di gioielli: ciondoli, bracciali e orecchini; ispirato a questo pezzo antico, che rendeva omaggio al patrimonio culturale della sua terra. Un quarto di secolo dopo, il Cavallo Soria è diventato l’icona di questo pezzo di Castilla y León ed è stato l’origine di altre collezioni con il DNA Soria lanciate da questo marchio di 85 anni: Cielo di Soria, Nodo d’Amore, Notte, Fortuna dei Pini. “Ne avremo lanciati circa 14 in questi 25 anni”, stima Monreal. L’ultimo, del 2024, commemora il 25° anniversario del Cavallo Soria, con prezzi compresi tra 39 e 129 euro.

Douro in vista

Il Duero domina il panorama di Soria che si gode dal castello (nell’immagine è compreso l’eremo di San Saturio) e dal meno frequentato Paseo del Mirón, dove si trova l’eremo barocco di Nuestra Señora del Mirón e dove Machado si recò con i suoi moglie, Leonor, a contemplare la città. Secondo le previsioni del Comune, nella Pasqua del 2025 una barca turistica solare inizierà a solcare questo venerabile fiume da Garray alla città di Soria.

Le pitture rupestri di Valonsadero

Pitture rupestri, datate tra il 3000 e il 2000 a.C. C., nel monte Valonsadero a Soria (Castilla y León).
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Il monte Valonsadero, nel comune di Soria, a circa otto chilometri dalla città, ospita numerosi rifugi con pitture rupestri. Sono stati realizzati da popolazioni nomadi e sono datati tra il 3000 e il 2000 a.C. (Calcolitico – Età del Bronzo). Questo spazio naturale di proprietà pubblica, con quasi 2.800 ettari di superficie, è un polmone verde di burroni e prati ai piedi del Pico Frentes. La sua rete di sentieri omologati permette di scoprirne le ricchezze: la Casa Comunale, la Junta de los Ríos, il Ponte del Canto, le sue fontane e sorgenti.

Il pianoforte di Gerardo Diego e la Casa dei Poeti

Uno degli edifici più emblematici di El Collado, la strada più popolare di Soria, è il Círculo Amistad Numancia, un’associazione privata nata dall’unione del Casinò di Numancia —fondato nel 1848— e del Círculo de la Amistad —nel 1865. Ospita il pianoforte a coda sul quale Gerardo Diego eseguì, nel 1921, le opere più rappresentative dei grandi maestri. Il suo terzo piano ospita il Museo della Casa dei Poeti, con spazi dedicati ad Antonio Machado, Gustavo Adolfo Bécquer e allo stesso Gerardo Diego.

Settimana di copertura micologica

Un fungo in una foresta a Soria.Jorge Fontestad (IMMAGINI GETTY)

Soria celebra la Settimana Micologica della Tapa dall’8 al 17 novembre. Sia la sua durata – in alcune edizioni è stata vicina alle due settimane – che le sue date sono variabili, a seconda di come va la stagione dei funghi quell’anno. Quello del 2024 sarà il 16° evento che i ristoranti della capitale e della provincia si sfideranno nel concorso provinciale di Tapa Micologica. Ci saranno anche dei percorsi seteras attraverso le montagne e puoi acquistare questa prelibatezza sfusa al mercato di Soria nel mercato municipale. L’evento è organizzato dal Gruppo Soriana di ospitalità e turismo (ASOHTUR).



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