Sette soldati statunitensi sono stati feriti in un’operazione contro lo Stato Islamico in Iraq

Almeno sette soldati statunitensi sono stati feriti in un’operazione congiunta delle forze americane e irachene nell’Iraq occidentale. Il Comando centrale dell’esercito americano (CENTCOM) ha dato l’annuncio nella tarda serata di venerdì.

Secondo NBC News, molti di loro hanno riportato possibili lesioni cerebrali traumatiche e almeno un soldato ha subito lesioni esterne. Tuttavia, tutti sono fuori pericolo di vita.

Le forze statunitensi e irachene hanno ucciso almeno quindici membri dell’organizzazione terroristica dello Stato Islamico in un’operazione congiunta in Iraq. L’operazione ha preso di mira i suoi leader armati e non ci sono indicazioni che la repressione abbia causato anche vittime civili, ha scritto il CENTCOM sul social network X.

Le forze della coalizione contro la Jihad

“Lo Stato Islamico continua a rappresentare una minaccia per la regione, i nostri alleati e la nostra patria. Il CENTCOM, insieme ai partner della coalizione e dell’Iraq, continuerà a perseguire aggressivamente questi terroristi”, ha aggiunto il Comando centrale.

L’operazione è avvenuta mentre Baghdad e Washington sono in trattative da mesi sulla presenza di forze della coalizione contro i jihadisti in Iraq. Nonostante l’obiettivo dichiarato dall’Iraq di un ritiro completo di queste forze, non sono stati resi noti i tempi entro i quali ciò potrebbe avvenire.

Gli Stati Uniti hanno circa 2.500 truppe in Iraq come parte della coalizione internazionale contro lo Stato Islamico, con altre 900 truppe statunitensi dispiegate in Siria. Queste forze sono state bersaglio di numerosi attacchi di droni e missili negli ultimi tempi, mentre la guerra di Israele contro il movimento militante palestinese di Hamas nella Striscia di Gaza attira in Medio Oriente gruppi armati sostenuti dall’Iran.

Le forze statunitensi hanno effettuato una serie di attacchi di rappresaglia contro queste fazioni militanti sia in Iraq che in Siria.