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Senza voti per approvare il PEC, Lira rinvia l’analisi del pacchetto fiscale



Il presidente della Camera dei Deputati, Arthur Lira (PP-AL), ha sospeso, mercoledì sera (18), la sessione di analisi della proposta di modifica della Costituzione (PEC) 45/2024 del pacchetto fiscale del governo. Il testo restringe progressivamente l’accesso al bonus salariale e proroga fino al 2032 il meccanismo che rende più flessibile l’esecuzione del bilancio, disaccoppiando il 30% della riscossione.

La discussione direttamente in plenaria è stata possibile dopo che Lira ha allegato alla PEC 31/2007 la PEC 45/2024, che modifica il sistema fiscale nazionale, ed era pronta per la plenaria. Il testo del governo viene trattato come un “emendamento agglutinante”. La sessione è stata interrotta dopo l’approvazione di una dichiarazione di preferenza presentata dal relatore della PEC, il deputato Moses Rodrigues (União-CE).

L’evidenziazione delle preferenze è necessaria per votare un progetto o un sostituto quando la preferenza ricade su una proposta allegata. I voti favorevoli sono stati 294 e 171 contrari. L’analisi riprenderà questo giovedì (19). L’approvazione del PEC dipende dai voti favorevoli di tre quinti dei deputati (308), in due turni di votazione.

Nonostante la manovra di Lira per accelerare il voto, ci sono state resistenze da parte dell’opposizione e di parte della base governativa, soprattutto sulla sezione che tratta del divieto di trattenute non previste dalla legge ai fini della prova del reddito per l’accesso al Pagamento Continuo. Beneficio (BPC).

Secondo Lira, la misura per abbreviare la procedura è possibile “tenendo conto della rilevanza del tema e della necessità di deliberazione” e purché le proposte siano “dello stesso tipo”, non siano state incluse nell’ordine del giorno della plenaria e occuparsi di questioni correlate.

“I PEC 45 e 31 soddisfano pienamente i criteri… Ci sono precedenti consolidati in quest’Aula che sostengono l’unione dei PEC in diverse fasi di elaborazione”, ha detto Lira all’inizio della votazione. Il presidente della Camera ha sottolineato l’“ampio accordo” raggiunto affinché stasera si possa votare sul PEC.

I parlamentari dell’opposizione hanno criticato la decisione. Secondo la deputata Adriana Ventura (Novo-SP), prendere un “surrogato” in un altro stadio del processo per votare “con la pinza” significa rompere con il rito legislativo.

La deputata Julia Zanatta (PL-SC) ha dichiarato che l’elaborazione della PEC fa parte di una manovra per votare rapidamente il testo, ha riferito Agência Câmara. “Noi voteremo su questo PEC 15 giorni dopo che sarà giunto in Aula. Qui in Parlamento deve esserci democrazia”, ​​ha detto Zanatta.

Nel parere, Rodrigues ha modificato l’integrazione del Fondo per il mantenimento dell’istruzione di base (Fundeb) da parte dell’Unione e i requisiti per i supersalari dei dipendenti pubblici. È stata mantenuta la restrizione progressiva del premio salariale.



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