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Sei su 10 vedono il Brasile “nella direzione sbagliata” con Lula, afferma un sondaggio globale



Uno studio dell’istituto Ipsos pubblicato questo martedì (21) dal quotidiano Il globo ha rivelato che il 63% dei brasiliani ritiene che il Paese sia “nella direzione sbagliata”. Il risultato, che raccoglie la percezione degli intervistati rispetto al 2024, mostra un aumento di 9 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, evidenziando l’aumento dell’insoddisfazione nel secondo anno di governo del presidente Luiz Inácio Lula da Silva (PT).

La percezione negativa è direttamente collegata alla situazione economica secondo l’indagine “What Worries the World”. Ipsos sottolinea che due terzi della popolazione (65%) ritiene che l’economia vada “male”, mentre solo il 35% vede uno scenario positivo.

Rispetto a dicembre 2023 i numeri peggiorano: in quel periodo il 61% considerava male l’economia, contro il 39% che aveva una visione ottimistica.

L’amministratore delegato di Ipsos, Marcos Calliari, attribuisce il malcontento a fattori quali il ritardo del governo nel presentare un pacchetto fiscale per i tagli alla spesa, il basso indice di approvazione sia del governo federale che del ministro delle Finanze Fernando Haddad, nonché questioni relative a problemi strutturali, come i crimini di polizia di alto profilo.

“L’ultimo anno è stato caratterizzato da cali nella valutazione del governo […] esponendo innegabilmente problemi strutturali della nostra società”, ha affermato Calliari.

Anche l’inflazione è tra le crescenti preoccupazioni dei brasiliani, con il 26% delle menzioni, 2 punti percentuali in più rispetto a novembre e 4 in più rispetto all’anno precedente. Calliari sottolinea che la spesa di fine anno e l’instabilità economica, segnata dal rialzo del dollaro e dal crollo della Borsa, hanno intensificato questo timore.

Nonostante ciò, i problemi più citati dalla popolazione restano gli stessi: criminalità e violenza (41%), salute (38%) e povertà e disuguaglianza sociale (37%). Il Brasile occupa l’ottavo posto tra i 29 paesi analizzati in termini di preoccupazione per la violenza, un tema che rimane centrale nel dibattito pubblico.

Secondo lui, il timore “è giustificato da numerosi crimini mediatici”, come l’omicidio dell’informatore del PCC, Vinicius Gritzbach, all’aeroporto internazionale di San Paolo/Guarulhos. L’esecutivo ha anche sottolineato il caso di un agente della polizia militare che ha gettato un uomo da un ponte nella zona sud di San Paolo.

Il sondaggio è stato condotto tra il 22 novembre e il 6 dicembre 2024, utilizzando un panel online con 23.287 persone provenienti da 29 paesi. In Brasile hanno partecipato circa mille intervistati di età compresa tra 16 e 74 anni. Il margine di errore stimato è pari a 3,5 punti percentuali.



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Luca

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