Secondo uno studio, le iscrizioni tramite ProUni diminuiranno del 34% tra il 2019 e il 2023
Il numero di studenti iscritti all’istruzione superiore attraverso il ProUni (Programma Università per Tutti) è diminuito del 34% tra il 2019 e il 2023secondo i dati di Semesp. Per l’entità tale riduzione è dovuta a mancata apertura dei posti rimanenti nelle edizioni più recenti, la modifica in criterio della proporzione dei posti vacanti e la necessità di intensificare campagne pubblicitarie della ProUni.
Dallo studio emerge che tra il 2005 e il 2019 il numero di studenti iscritti è cresciuto del 543,8%raggiungendo un picco di 615.641 beneficiari nel 2019. il numero è diminuito del 34% tra il 2019 e il 2023.
Inoltre, il numero di persone che hanno completato gli studi universitari tramite ProUni è stato pari a 1,1 milioni di studenti dal 2007 al 2012. Il numero sono scesi a 899mila dal 2013 al 2023.
Semesp, che rappresenta gli istituti di istruzione superiore in Brasile, afferma che le maggiori sfide che spiegano la contrazione del programma sono:
- Mancata apertura dei posti vacanti residui nelle edizioni più recenti del programma, che spiega la copertura dei posti vacanti offerti;
- Modifica del criterio della proporzione dei posti vacanti due anni fa e l’impossibilità di gli enti filantropici richiedono posti aggiuntivi per corsi già partecipanti;
- La necessità di intensificare le campagne pubblicitarie della ProUni;
- Criteri della borsa di studio Permanenza attualmente limitata a corsi a tempo pieno con un carico di lavoro superiore a sei ore giornaliere.
Risultati ProUni
Dall’indagine emerge inoltre che gli studenti ProUni hanno a Tasso di abbandono del 41%.inferiore a quello degli studenti provenienti da istituti privati senza beneficio, che è pari al 63%. Tra gli studenti delle università pubbliche, il tasso di abbandono è del 53%.
Cioè, il gli studenti che beneficiano del beneficio completano più studi di istruzione superiore.
Un altro risultato interessante è che, nel 2020, Il 60,6% dei beneficiari delle borse di studio erano donne, Il 59,5% si è dichiarato nero o di razza mistae Il 50% aveva fino a 24 anni. Questi dati rivelano che il programma svolge un ruolo importante nel democratizzare l’accesso all’istruzione superiore.
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