Scopri quali altri leader internazionali, oltre a Rodrigo Duterte, hanno un mandato di arresto TPI
Anche il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il presidente russo Vladimir Putin sono presi di mira dal tribunale penale internazionale
Oltre a Rodrigo Duterte, ex presidente delle Filippine arrestato martedì (11) dopo che la Corte penale internazionale (ICC) ha emesso ordini di arresto, anche i leader di diverse nazioni sono stati presi di mira dal tribunale. Tra questi, si distingue Benjamin NetanyahuPrimo Ministro di Israele, e Vladimir PutinPresidente della Russia. Creata nel 2002, l’ICC mira a giudicare i crimini di guerra, il genocidio, i crimini contro l’umanità e l’aggressività, specialmente quando i paesi membri non possono o non sono disposti a farlo. Attualmente ha 125 paesi membri e un budget stimato in 195 milioni di euro per l’anno 2025.
La Corte indaga una varietà di casi in regioni come Palestina, Ucraina, Uganda, Repubblica Democratica del Congo, Kenya, Venezuela, Myanmar e Filippine. Ad oggi, l’ICC ha segnalato 32 casi e ha emesso più di 60 warrant di arresto. Delle condanne, 11 persone sono state condannate, sei per crimini di guerra e contro l’umanità, con sanzioni che vanno da nove a 30 anni di carcere.
Duterte, che ha annunciato la rimozione delle Filippine PCC nel 2018, è uno dei leader che affrontano un mandato di arresto, sebbene il tribunale non abbia ancora confermato queste informazioni. La sua partenza dal tribunale si è verificata dopo un’indagine sugli omicidi del traffico di droga.
Anche altri leader, come Netanyahu e Putin, sono sotto inchiesta, con Netanyahu che affronta accuse legate a Gaza e Putin, accusate di deportazione illegale di bambini ucraini. Entrambi negano le accuse e contestano la giurisdizione dell’ICC. È importante notare che paesi come gli Stati Uniti, la Cina e la Russia non sono firme dell’ICC, sostenendo che la Corte può essere utilizzata a fini politici.
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Mianmar, sebbene non un membro, ha avuto la sua giurisdizione riconosciuta dall’ICC in merito ai crimini transfronisti che coinvolgono il Bangladesh. Israele, a sua volta, non riconosce l’autorità dell’ICC, ma i territori palestinesi sono diventati membri nel 2015. D’altra parte, le Filippine, che facevano parte del tribunale tra il 2011 e il 2019, sono ancora sotto la giurisdizione della ICC per i crimini commessi durante la sua adesione.
*Rapporto prodotto con l’aiuto di AI
Postato da Victor Oliveira