Il periodo di sconto crea un ciclo di piacere momentaneo seguito da senso di colpa e insoddisfazione
Il mese di novembre segna l’avvicinarsi delle festività natalizie, periodo destinato anche al tradizionale shopping di fine anno. Con la sua introduzione nel calendario dello shopping brasiliano nel 2010, il Black Friday è diventato una delle date più attese per i consumatori accaniti alla ricerca di promozioni speciali nel commercio tradizionale e online.
Tuttavia, l’azione innesca il rischio di impulsività e compulsione, soprattutto per coloro che adottano il consumo come forma di regolazione emotiva. Per la psicologa Renata Silva, specialista in terapia cognitivo-comportamentale (CBT), l’atto di fare shopping può diventare un meccanismo per affrontare emozioni difficili, creando un ciclo di piacere momentaneo seguito da senso di colpa e insoddisfazione. Sottolinea che il consumo impulsivo nasce come risposta a emozioni come ansia, stress e persino bassa autostima.
“[…] L’atto di acquistare, soprattutto in date simili Venerdì nero, attiva il sistema di ricompensa del cervello, rilasciando dopamina, il neurotrasmettitore associato al piacere. Ma questa sensazione è temporanea e, col tempo, può portare a un ciclo di insoddisfazione che aumenta la necessità di nuovi acquisti per mantenere una sensazione di benessere”, spiega la psicologa.
I pensieri automatici sono i cattivi degli acquisti impulsivi
In molti casi, i comportamenti impulsivi sono guidati da pensieri automatici, cioè idee che nascono istantaneamente e influenzano le azioni degli individui. Per l’esperto, nell’acquisto compulsivo, alcuni dei pensieri più comuni sono: “questa opportunità non si ripeterà”; “Me lo merito”; “Pagherò più tardi”; “costa poco, quindi ne vale la pena”; “visto che spendo, approfitto e comprerò di più”; “basta pagare a rate, rientra nel budget.”
“Tali pensieri tendono a giustificare il atto di acquisto, rinforzare l’impulsività. Nella CBT riconosciamo e mettiamo in discussione questi pensieri, capendo se hanno davvero senso o se stanno semplicemente portando a un consumo non necessario. Si tratta di una pratica essenziale per chi cerca un maggiore controllo sulle proprie abitudini di acquisto”, sottolinea Renata Silva.
Identificazione degli impulsi
Oltre a lavorare sulle emozioni e sui pensieri automatici, durante il periodo del Black Friday è fondamentale comprendere le proprie abitudini finanziarie e riconoscere gli schemi. La relazione tra pensieri, sentimenti e comportamenti finanziari è molto stretta.
“L’impulso all’acquisto nasce dalla ricerca di colmare vuoti emotivi, come rimediare a una giornata difficile o cercare conferma attraverso beni materiali. Identificare questi modelli aiuta a prendere decisioni più consapevoli, riducendo l’impatto finanziario degli acquisti impulsivi”, spiega Renata Silva.
Acquistare consapevolmente
Per superare questo problema, lo psicologo consiglia di creare un elenco di priorità finanziarie e usalo come guida durante lo shopping o il Black Friday. “Prima di effettuare un acquisto chiedetevi: ‘è indispensabile?’; ‘rientra nel mio budget?’”, consiglia.
Un’altra tecnica che consiglia è il processo decisionale con i vantaggi e gli svantaggi di tale acquisto. “In esso, la persona elenca i pro e i contro dell’effettuare l’acquisto e i pro e i contro del non acquistare. Questo esercizio porta chiarezza e prospettiva, evitando decisioni impulsive”, aggiunge.
Se però l’impulso all’acquisto persiste, lo psicologo consiglia di evitare il facile utilizzo dei mezzi di pagamento. “Lasciare la carta salvata su app e siti web rende più facili gli acquisti impulsivi. Se noti che stai acquistando eccessivamente, potresti anche voler disinstallare alcune app per lo shopping durante il Black Friday. Il periodo può rappresentare un’interessante occasione di consumo, purché fatto con consapevolezza ed equilibrio”, conclude Renata Silva.
Di Ana Carolina Baili