Scienziati: Ecco perché bisogna sempre sbucciare le mele prima di mangiarle
Sebbene le bucce delle mele siano ricche di sostanze benefiche per la nostra salute, ne contengono anche alcune che dovrebbero essere evitate. Perché sbucciare le mele?
Amate le mele e le consumate quotidianamente come raccomandato dai medici? Anche se un tempo si consigliava di non sbucciare il frutto, oggi non è più così. Purtroppo, ciò è dovuto a metodi di coltivazione impropri che le rendono piene di pesticidi indesiderati. Gli scienziati raccomandano quindi di sbucciare le mele.
Come fa l’esperto chef Jacques Pépin a sbucciare le mele? Guardate questo video di YouTube sul canale Bin Appétit:
Fonte.
Lavare la mela non basta
L’American Chemical Society ha pubblicato uno studio che spiega perché è meglio sbucciare non solo le mele, ma anche altra frutta e verdura. Gli esperti documentano la presenza di pesticidi che non fanno bene alla salute.
Gli scienziati cinesi dell’Università Agraria di Anhui, in Cina, hanno condotto una ricerca utilizzando una sofisticata tecnologia di rilevamento chimico, insieme all’uso di raggi laser e dell’innovativa pellicola “SERS”, per rivelare tutte le sostanze realmente presenti nelle bucce. Sono giunti alla conclusione che il lavaggio standard della frutta è insufficiente perché non elimina i tanto temuti pesticidi.
Non solo mele
Gli scienziati hanno confermato questo fatto anche per cetrioli, peperoncini, gamberi e riso. Hanno scoperto che pesticidi come il tiram e il carbendazim, utilizzati costantemente e frequentemente in agricoltura, penetrano nella buccia di frutta e verdura e si trovano in parte anche nella polpa.
Sostanze vietate
Il carbendazim, ad esempio, è stato vietato nel Regno Unito nel 2017 e l’uso del tiram è stato precedentemente bloccato dall’UE. Tuttavia, è noto che queste sostanze chimiche sono ancora utilizzate in alcune regioni del mondo.
I rischi dei pesticidi per la nostra salute
Purtroppo, l’impatto dei pesticidi consumati può avere effetti negativi sulla nostra salute e, in dosi più elevate nell’organismo, aumentare i rischi di malattie pericolose come la leucemia. Ciò è stato suggerito da questo studio pubblicato nel 2013. In esso si afferma che i suddetti prodotti chimici sono spesso utilizzati in alcune fattorie domestiche.
Fonti: www.express.co.uk, www.acsjournals.onlinelibrary.wiley.com, www.pubs.acs.org
