Sarkozy, condannato per corruzione a un anno di arresti domiciliari con braccialetto elettronico | Internazionale
Nicolas Sarkozy, ex presidente della Repubblica francese, è stato condannato in via definitiva a tre anni di carcere per corruzione e traffico d’influenza. Non dovrà andare in carcere, ma trascorrerà un anno intero agli arresti domiciliari con un braccialetto elettronico. Inoltre la sentenza, che conferma una sentenza precedente, prevede tre anni di interdizione da ogni carica politica elettiva. Sarkozy sarà ora convocato davanti a un giudice per farsi indossare il braccialetto. Si tratta di una condanna senza precedenti nel Paese, la prima di arresto nei confronti di un ex capo di Stato, che ha sollevato una tempesta giuridica, per l’interpretazione giuridica che comporta, e politica, per l’importante influenza che l’inquilino dell’Eliseo tra 2007 e 2012 ha ancora nel paese.
Sarkozy ha già annunciato tramite il suo legale che si “accontenterà della sanzione inflitta”, ma si recherà “nelle prossime settimane” alla Corte europea dei diritti dell’uomo “per ottenere la garanzia dei diritti che i giudici francesi gli hanno negato .” Il problema per l’ex presidente è che questo ricorso non impedisce l’esecuzione delle sentenze inflitte. “Non sono disposto ad accettare la profonda ingiustizia che mi è stata fatta”, ha scritto l’ex capo di Stato [su] perfetta innocenza.” “Mi assumerò le mie responsabilità e ne affronterò tutte le conseguenze”, ha aggiunto.
L’unica buona notizia per Sarkozky è che dai 70 anni (ne compirà 70 il 28 gennaio) potrà chiedere la libertà condizionale, misura che, però, non sempre gli viene concessa.
Il caso per il quale è stato condannato, noto anche come Bismutoaccusa Sarkozky di aver stretto nel 2014, insieme al suo storico avvocato Thierry Herzog, un “patto di corruzione” con Gilbert Azibert, alto magistrato della Corte di Cassazione, affinché fornisse informazioni e cercasse di influenzare un ricorso presentato da Sarkozy nel caso Bettencourt [un caso contra el expresidente de la República]. Questo, in cambio della promessa “spinta” per una carica onoraria a Monaco. Questa manovra è arrivata agli investigatori che avevano intercettato la linea telefonica secondaria con la quale Sarkozy comunicava con il suo avvocato, sapendo che l’ufficiale era già stato intercettato per un altro caso.
Tutti e tre gli uomini hanno ricevuto la stessa condanna e, nel caso dell’avvocato, gli è stato vietato di esercitare la professione forense per tre anni. La decisione in questo caso arriva mentre l’ex residente dell’Eliseo dovrà comparire dal 6 gennaio e per quattro mesi davanti al tribunale di Parigi, nel caso di sospetto finanziamento libico della sua campagna presidenziale del 2007.