La registrazione sarà obbligatoria negli incidenti; Se un agente non attiva il dispositivo, il sistema lo attiverà da remoto e l’ufficiale sarà ritenuto responsabile di questo fallimento
La Polizia Militare di San Paolo inizierà a testare nuove body camera che richiedono l’attivazione manuale, secondo le informazioni del Segretariato di Pubblica Sicurezza (SSP). Se un agente di polizia non attiva la telecamera, il sistema la attiverà da remoto e l’agente sarà ritenuto responsabile di questo fallimento. Le telecamere funzionano ininterrottamente e dispongono di un sistema ‘buffer’ che consente il recupero delle immagini degli ultimi 90 secondi. I test in programma questa settimana valuteranno diverse modalità di guida. Le opzioni includono l’attivazione remota da parte della centrale operativa, la riattivazione remota, l’attivazione tramite Bluetooth in un’area specifica e la possibilità di attivazione automatica in risposta a suoni forti, come gli spari.
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Il nuovo contratto relativo alle telecamere rappresenta un aumento del 18,5% nel parco attrezzature disponibili. Oltre alle funzioni di registrazione, le telecamere offrono anche la comunicazione bidirezionale e la possibilità di leggere le targhe. L’implementazione delle nuove telecamere avverrà gradualmente e la modalità di registrazione continua rimarrà in uso fino a quando l’efficacia dei nuovi metodi non sarà tecnicamente dimostrata.
Ad oggi, lo Stato di San Paolo non ha ricevuto notifica in merito alla decisione della Corte Suprema Federale (STF) che stabilisce l’uso obbligatorio delle body camera. L’aspettativa è che l’adozione di queste tecnologie contribuisca alla trasparenza e alla sicurezza nelle operazioni di polizia.
*Rapporto prodotto con l’aiuto dell’intelligenza artificiale
Pubblicato da Fernando Dias