Sale a nove il numero delle vittime dovute al crollo del ponte sul fiume Tocantins
Secondo la Marina, la vittima è stata localizzata dai residenti a sei chilometri dal luogo dell’incidente, avvenuto tra le città di Aguiarnópolis (TO) ed Estreito (MA).
UN Marina brasiliana (MB) ha riferito giovedì sera (26), che un’altra vittima della caduta del ponte Juscelino Kubitschek de Oliveira, che ha ceduto domenica scorsa, 22, è stato ritrovato nel fiume Tocantins. In totale sono già state individuate nove persone e otto risultano ancora disperse. La vittima è una donna di 48 anni, la cui identità non è stata rivelata. Secondo la Marina, è stato localizzato dai residenti a sei chilometri dal luogo dell’incidente, avvenuto tra le città di Aguiarnópolis (TO) ed Estreito (MA).
Secondo la Marina, la Diver Task Force ha individuato due motociclette, un camioncino e un camion con un carico di pesticidi agricoli conservati. Nell’area di ricerca vengono effettuati test sulla qualità delle acque da parte di personale militare specializzato in Difesa Nucleare, Biologica, Chimica e Radiologica (NBQR) e, ad oggi, non sono state riscontrate alterazioni causate da agenti chimici.
Nel primo pomeriggio di giovedì sono state ritrovate altre due persone scomparse. Entrambi, però, non sono ancora stati tirati fuori dall’acqua e restano sotto le macerie, a 35 metri di profondità. “Non è stato possibile estrarre i corpi e da ora in poi gli operatori stanno escogitando strategie per effettuare nuove immersioni per rimuoverli dal sito”, hanno informato la Polizia Militare di Tocantins.
La Task Force è coordinata da MB, che ha il supporto dei Vigili del Fuoco degli Stati di Maranhão, Tocantins e Pará. Fino all’ultimo aggiornamento, sul posto lavoravano 79 membri del personale della Marina, di cui 44 subacquei in totale, di cui 18 della Marina. 10 del Maranhão, 10 del Tocantins e sei del Pará.
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Difficoltà nel localizzare i corpi
Localizzare i corpi è stata una sfida per i subacquei. In gran parte a causa delle caratteristiche del fiume, come l’acqua e la corrente torbide, oltre alla presenza di detriti della struttura stessa crollata e di materiali tossici trasportati dai camion caduti in acqua.
La possibile presenza di materiali tossici nel fiume, come l’acido solforico, che è corrosivo, altamente pericoloso per la salute umana e dannoso per i materiali da immersione (come le bombole), fa sì che la Marina analizzi ogni mattina la qualità dell’acqua prima di iniziare le ricerche. Tutte le immersioni sono state autorizzate dopo che i test hanno accertato che non c’erano rischi per gli agenti.
Altre difficoltà incontrate dai subacquei sono: il livello di profondità del fiume Tocantins, che raggiunge i 48 metri; la scarsa visibilità dell’acqua, che risulta molto torbida; oltre alla presenza di detriti, cemento e armature nel fiume, che possono spostarsi, impigliarsi e causare lesioni alla squadra di tuffatori.
Rinforzi
Per questo motivo, il lavoro di ricerca sta ottenendo rinforzi in termini di contingenti e macchinari. Questo giovedì, ad esempio, l’Aeronautica Militare brasiliana (FAB) ha trasportato una camera iperbarica della Marina all’aeroporto di Imperatriz, nel Maranhão, che consentirà immersioni a profondità superiori a 30 metri.
La Polizia Federale (PF), anch’essa coinvolta nelle operazioni, utilizza due droni sottomarini per aiutare a localizzare le vittime e i camion sommersi. I lavori sono eseguiti dall’Unità di Polizia Marittima della Polizia Federale, che effettuerà un controllo del fiume Tocantins. Viene utilizzato anche un drone sottomarino della Transpetro.
L’elenco comprende anche un sonar “sidescan”, uno strumento che aiuta a identificare la posizione dei veicoli sommersi. Lo strumento aiuta a garantire che i subacquei agiscano in modo più accurato e ottimale nel tempo quotidiano che hanno a disposizione.
E c’è anche la previsione che nella squadra ci siano un medico iperbarico, due infermieri iperbarici e un operatore della società Geosaker, specializzata in ispezioni subacquee, che collaborerà volontariamente alle ricerche, che dovrebbero arrivare anch’esse nei prossimi giorni.
Incidente
Domenica scorsa, 22, il ponte Juscelino Kubitschek de Oliveira, lungo 533 metri e vecchio di oltre 60 anni, ha avuto parte della sua struttura crollata. La struttura fa parte di un importante asse stradale per la regione del Nord, poiché è un punto di passaggio per le autostrade BR-226 (Belém-Brasília) e BR-230 (Transamazônica).
Nell’incidente sono rimasti coinvolti 10 veicoli tra auto, camion e motociclette. Due camion che trasportavano acido solforico e uno che trasportava pesticidi agricoli sono caduti nel fiume Tocantins.
Pubblicato da Luisa Cardoso
*Con informazioni fornite da Estadão Conteúdo